L’Altare di Pergamo da Berlino a Taormina -
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L’Altare di Pergamo da Berlino a Taormina

L’Altare di Pergamo da Berlino a Taormina

Nei locali dell’ex Chiesa del Carmine, la cittadina turistica sta ospitando la particolare “rilettura” in chiave contemporanea che il quotato artista figurativo calabro-emiliano Salvatore Amelio ha fatto del fregio che adorna il celebre edificio ellenico conservato nella capitale tedesca

Presso l’ex Chiesa del Carmine di Taormina è ancora visitabile per tutto questo mese di ottobre la mostra “L’Altare di Pergamo visto da Amelio”, importante evento artistico-culturale solennemente inaugurato il 26 settembre scorso sotto l’egida dei Club “Unesco” di Ferrara e di Taormina-Valli Alcantara ed Agrò, con i patrocini dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, del Comune di Taormina, dell’Accademia Euromediterranea delle Arti e della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Ferrara e con il contributo del “Pastificio Andalini S.p.A.” di Cento (Fe).

Ad esporre è il poliedrico artista figurativo di fama internazionale Salvatore Amelio, originario della Calabria, ma ormai da una vita residente a Cento, in provincia di Ferrara, il quale negli ultimi anni ha indirizzato la propria creatività verso la “Gigantomachia”, ovvero il fregio del celebre Altare di Pergamo.

Quest’ultimo è uno degli edifici più famosi ed uno dei capolavori dell’arte ellenistica. Fu fatto edificare da Eumene II in onore di Zeus Sóter ed Atena Nikephòros (Zeus salvatore ed Atena portatrice di vittoria) per celebrare la vittoria sui Galati. Dal 1886 la parte anteriore dell’altare si trova conservata al “Pergamon Museum” di Berlino.

Adesso, dopo varie esposizioni in Italia ed all’estero, il Progetto “Omaggio all’Altare di Pergamo” di Salvatore Amelio è approdato a Taormina, ovvero in quello che può considerarsi il suo “contest ideale” in quanto nelle immediate adiacenze di Giardini Naxos, prima colonia greca di Sicilia.

In queste settimane, pertanto, i locali dell’ex Chiesa del Carmine stanno ospitando le sessantaquattro tavole con le quali il maestro Amelio, utilizzando una tecnica mista (tempera e pastello), ha rivisitato il fregio della Gigantomachia in un’ottica contemporanea, che comunque non snatura il pathos, il dinamismo e la plasticità dei dettagli dell’opera ispiratrice.

Le tavole sono ricomposte ed inserite nell’originale veste architettonica in sei dipinti di grande formato che danno una visione d’insieme, da angolature diverse, dell’imponente lavoro.

La mostra è arricchita da manufatti a grandezza naturale, sculture in bronzo e dipinti ad olio ed acrilico che caratterizzano il percorso artistico dell’autore, il quale è personalmente intervenuto al taglio del nastro dell’evento insieme ai rappresentanti degli enti organizzatori e patrocinatori, delle massime autorità cittadine taorminesi (con in testa il sindaco Eligio Giardina), del consulente scientifico Cettina Rizzo e del critico d’arte e giornalista Maria Teresa Prestigiacomo la quale, con l’“Accademia Euromediterranea” da lei presieduta, si è fatta ancora una volta promotrice di un evento di notevole spessore culturale, non a caso inserito nel programma ufficiale di “Taormina Arte 2014”.

Rodolfo Amodeo

 Berlino, Altare di Pergamo

FOTO: Salvatore Amelio ed il critico d’arte Maria Teresa Prestigiacomo con sullo sfondo alcune opere della mostra taorminese; nell’immagine sottostante, il sontuosissimo Altare di Pergamo al “Pergamon Museum” di Berlino

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