Esordio criminale stile “Arancia meccanica” -
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Esordio criminale stile “Arancia meccanica”

Esordio criminale stile “Arancia meccanica”

Randazzo_Foto1Randazzo, i dettagli della brutale aggressione a danno di una pensionata che viveva da sola e la risposta concreta dei Carabinieri al bisogno di sicurezza della popolazione

Sospiro di sollievo per la quieta città medievale da una settimana piombata nell’inedito “incubo rapine” all’interno delle abitazioni. Grazie alla denuncia e alle informazioni rese dalla vittima i carabinieri della compagnia di Randazzo in brevissimo tempo sono riusciti a identificare e ad assicurare alla giustizia tre ventenni (due pastori e un bracciante agricolo), noti alle forze dell’ordine ma incensurati al momento del fermo. Su di loro gravano pesanti capi d’imputazione. I tre dovranno rispondere di rapina aggravata, sequestro di persona e violenza sessuale, reati che prevedono fino a vent’anni di carcere.

La vicenda sembra ispirarsi alle drammatiche scene del film “Arancia meccanica”. Intorno alle ventidue di sabato 29 marzo, con un artificio, tre malviventi costringono una pensionata ad aprire la porta d’ingresso della sua abitazione situata nel centro storico di Randazzo. Introdottisi facilmente all’interno, armi in pugno e con il volto coperto, nel tentativo di razziare denaro e oggetti preziosi sequestrano l’anziana proprietaria, che viveva da sola. La vittima è ripetutamente picchiata e colpita al volto e alla nuca con il calcio di una pistola. La pensionata tenta di difendersi e ha una colluttazione con gli aggressori. Con un guizzo riesce a smascherare uno dei tre, strappandogli dal viso la maglia che lo travisava. A questo punto le modalità dell’azione delittuosa s’incattiviscono sia per la pronta reazione dell’anziana, sia perché i malviventi speravano in un bottino facile e sostanzioso. I tre, ormai in escandescenza, le si scagliano contro, accanendosi. La spogliano, le girano una maglia attorno al collo e la minacciano di violenza sessuale qualora non consegni loro tutto il denaro e i gioielli che custodisce in casa. Sottratti 400 euro in contanti e alcuni gioielli, tra cui un bracciale e degli orecchini, forse impauriti da rumori provenienti dalla strada pubblica, i tre malviventi fuggono precipitosamente, lasciando la povera vittima in uno stato di shock, dolorante e con il viso tumefatto.

Prima che la donna trovi la forza e la lucidità di chiedere aiuto passa del tempo. Soltanto dopo qualche ora, nel cuore della notte, riesce ad avvisare dei conoscenti circa l’accaduto. Questi chiamano i carabinieri che immediatamente si recano in casa della pensionata. Soccorsa, viene trasportata all’ospedale di Bronte. Ricoverata per alcuni giorni, alla fine della degenza è dimessa con una prognosi di dieci giorni.

Nel frattempo, sul fronte delle indagini i militari dell’arma non indugiano e cercano ogni elemento utile per risalire all’identità dei malviventi. Gli investigatori visionano anche le registrazioni di un impianto di video sorveglianza pubblica, ma stranamente – forse per una casualità – il dispositivo non ha registrato le immagini dell’intera giornata di sabato, giorno della rapina. Tuttavia, l’identikit complessivo fornito dalla vittima e la descrizione della tipica parlata locale sono stati elementi preziosi per i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Randazzo che hanno così smascherato gli autori della brutale aggressione. Fermati durante il pomeriggio di venerdì scorso, messi alle strette, dopo un lungo interrogatorio, i tre sono crollati confessando i gravi reati commessi. Una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di uno degli indagati, presso cui sono stati ritrovati una pistola giocattolo, priva del tappo rosso, e parte della refurtiva, ha infine consentito ai carabinieri di chiudere il caso.

I tre 20enni adesso si trovano detenuti presso la casa circondariale di piazza Lanza a Catania a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’udienza di convalida dell’arresto. S’indaga per capire se i tre siano coinvolti in altri reati assimilabili e in furti verificatisi negli ultimi tempi a Randazzo e dintorni.

Gaetano Scarpignato

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