Randazzo, diciottenne si lancia nel vuoto -
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Randazzo, diciottenne si lancia nel vuoto

Randazzo, diciottenne si lancia nel vuoto

immagine8Miracolo a Randazzo. Un giovane è sopravvissuto a un volo di circa trenta metri. Per motivi ancora ignoti, intorno alle 14.05, un diciottenne si è lanciato nel vuoto nella parte mediana del ponte sull’Alcantara, localmente chiamato “San Giuliano”, all’inizio della Ss. 116 Randazzo-Capo d’Orlando. Molto probabilmente si tratta di un tentativo di suicidio, ma sull’episodio stanno indagando i carabinieri di Randazzo. Tutto è successo in breve tempo. Il giovane, salito sul parapetto in muratura, ha scavalcato la recinzione di sicurezza che complessivamente è alta oltre due metri e mezzo. Mentre tentennava nei suoi dissennati intendimenti, è stato notato da alcuni passanti che hanno invitato il malcapitato a desistere dal compiere l’eventuale folle gesto, ma si sono sentiti rispondere dal giovane “allontanatevi, altrimenti mi getto”. A notare la scena sono stati anche alcuni residenti che hanno chiamato il 118 e il 112 il cui operatore ha immediatamente allertato i colleghi della stazione carabinieri con i militari della radiomobile della Compagnia di Randazzo e il distaccamento dei vigili del fuoco di Randazzo. Altri passanti, invece, hanno informato una pattuglia della polizia municipale che proprio in quel momento iniziava un turno di servizio, muovendo dal comando che si trova a poca distanza dal ponte. Precipitatisi sul luogo, gli agenti della polizia municipale hanno avuto appena il tempo di osservare l’insano gesto del lancio nel vuoto con le spalle rivolte all’indietro. Nel frattempo si sono concentrati sul luogo dell’incidente i soccorritori, mentre una volante della radiomobile rapidamente è giunta a sirene spiegate da Linguaglossa. Trovato un varco, sebbene impervio, i vigili del fuoco, gli operatori sanitari del 118, un militare della radiomobile e il comandante della Stazione Carabinieri hanno raggiunto il letto del fiume Alcantara, ma sul terreno non vi era traccia del giovane. Tuttavia, i gemiti che esalava dalla bocca hanno indicato ai soccorritori innanzitutto che il giovane, miracolosamente, era vivo e il punto esatto in cui egli si trovava riverso: un cespuglio di rovi e altra vegetazione spontanea, la sua salvezza. A questo punto è stata una corsa contro il tempo. immagine15I sanitari del 118 hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso facendo di tutto per salvarlo dalla morte. Sono stati momenti concitati. Un militare della radiomobile ha dovuto persino guidare l’ambulanza per condurla dall’altra parte del ponte e collaborare con l’altro suo collega che ha fatto la spola per portare giù alcuni farmaci e attrezzatura sanitaria. Il traffico veicolare nella movimentata Ss. 116 è stato regolato dai vigili urbani, mentre i militari della Stazione Carabinieri di Randazzo hanno impedito ai curiosi di avvicinarsi nei luoghi dove stavano operando i soccorritori. Immobilizzato dai sanitari, il giovane è stato issato sulla strada attraverso un percorso accidentato con l’aiuto dei vigili del fuoco e di un militare della radiomobile. Nel frattempo nello spiazzo antistante al campo sportivo “A. Grimaldi” è giunto l’elicottero del 118 e con puntuale sincronismo è arrivata pure l’ambulanza con il malcapitato accompagnata dai carabinieri, dai vigili del fuoco, dalla polizia municipale e dai familiari del giovane. Dopo i controlli medici da parte dell’equipe dell’elisoccorso e le formalità di rito, il giovane miracolato è stato caricato sull’elicottero e trasportato all’ospedale “Cannizzaro” dove tuttora si trova ricoverato in prognosi riservata.

Gaetano Scarpignato

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