Randazzo, ritrovato nelle campagne un ostensorio. Oggetto di furto o di satanismo? -
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Randazzo, ritrovato nelle campagne un ostensorio. Oggetto di furto o di satanismo?

Randazzo, ritrovato nelle campagne un ostensorio. Oggetto di furto o di satanismo?

Ritrovamento, inusuale, nelle campagne a est dell’abitato di Randazzo, non lontano dalla chiesa parrocchiale Sacro Cuore di Gesù.

Due adolescenti del luogo mentre erano intendi a percorrere una stradina impervia al margine della ferrovia Circumetnea, in contrada San Lorenzo, nei pressi di un antico casolare abbandonato, ormai ridotto a un rudere, hanno notato uno strano oggetto di metallo adagiato a terra.

Uno dei ragazzini ha capito subito che si trattasse di un ostensorio. Tornato a casa, ha riferito ai genitori dello strano rinvenimento. Il papà ha subito avvisato le autorità locali cosicché i carabinieri hanno preso in custodia il reperto per le indagini del caso, primo tra tutte il confronto con le immagini del database a disposizione del comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Da una prima disamina, l’ostensorio a raggiera (foto a destra), danneggiato in qualche punto, non sembra essere né antico, né artistico, né realizzato con metalli preziosi, in realtà di nessun valore economico. Tuttavia, viene spontaneo chiedersi cosa ci facesse lì, in aperta campagna, un ostensorio.

Al momento, nessuna pista è esclusa. Nella ridda delle ipotesi non si trascura, naturalmente, l’opzione furto. Probabilmente trafugato da una chiesa o da un luogo di culto, considerato lo scarso valore economico, i ladri se ne sono liberati dopo il furto abbandonandolo. Sicuramente non fa parte della refurtiva che ignoti hanno sottratto dalla chiesa del Sacro Cuore nel 2013. Saranno le indagini del comando Stazione Carabinieri Randazzo a chiarire se si tratta del ritrovamento di un ostensorio il cui furto risulta denunciato.

Ma c’è un’ipotesi ancora più inquietante, quella della pista del satanismo. Infatti, potrebbe essere verosimile che l’ostensorio sia servito a una setta o a un gruppo di adepti per celebrare riti satanici in aperta campagna, non lontano dal luogo dove nel medioevo, secondo la tradizione, sorgevano due antichi cenobi e nei cui pressi potrebbero trovarsi i cimiteri di S. Antonio Abbate e di S. Lorenzo dove, si narra, furono seppelliti ottocento soldati spagnoli, morti durante i sanguinosi combattimenti di Francavilla di Sicilia, il 20 giugno 1719, nella grande battaglia contro le truppe tedesche.

Dopo il ritrovamento dell’ostensorio nella città etnea tornano in mente le vicende e le dicerie degli anni scorsi circa le scritte a sfondo satanico apparse in alcuni muri esterni, il misterioso ritrovamento di una cassa da morto in contrada Annunziata (vicino a Murazzorotto), la profanazione della madonnina che si venera a “Parco Sciarone”, per citare gli episodi più conosciuti.

Per don Domenico Massimino, ex esorcista diocesano, oggi arciprete e parroco della basilica di Santa Maria Assunta, non si può escludere la pista satanica e l’uso profano con l’ostia consacrata, giacché – egli afferma – le pratiche sataniche esistono e si svolgono anche nelle nostre zone; tuttavia, egli afferma, “non bisogna facilmente propendere verso questa pista dando all’eventuale furto un significato profanatorio dai toni allarmistici”.

Gaetano Scarpignato

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