Randazzo, netturbini ancora senza stipendio: per i prossimi giorni raccolta ferma e caos rifiuti -
Catania
17°

Randazzo, netturbini ancora senza stipendio: per i prossimi giorni raccolta ferma e caos rifiuti

Randazzo, netturbini ancora senza stipendio: per i prossimi giorni raccolta ferma e caos rifiuti

La problematica del mancato pagamento degli stipendi ai netturbini sembra non trovare una soluzione definitiva nella città etnea. Nonostante le rassicurazioni fatte in prefettura ai rappresentanti dei lavoratori nelle settimane scorse, questi ancora non hanno ricevuto gli emolumenti di marzo, aprile e maggio.

Pertanto da oggi, martedì 27, incroceranno le braccia e nei giorni a seguire si riuniranno in assemblea. Per questo motivo la raccolta dei rifiuti non sarà garantita. Ciò causerà, certamente, l’ennesimo accumulo di spazzatura per le strade della città medievale.

Il ritardato pagamento degli emolumenti ai netturbini di Randazzo è ormai cronico. I lavoratori, con le rispettive famiglie, arrancano sfiniti per la discontinuità e il ritardo con cui sono corrisposti i pagamenti delle mensilità, ma a protestare sono pure gli utenti che, a fronte del pagamento puntuale di una bolletta salata e della paziente differenziazione dei rifiuti, gradirebbero un servizio continuo e puntuale.

L’amministrazione comunale fa sapere di aver già saldato all’impresa i mesi di marzo e aprile. “Abbiamo dato priorità assoluta al trasferimento delle somme alla ditta Ecolandia bloccando ogni altro pagamento, compresi gli stipendi dei dipendenti comunali, già da dieci giorni – dichiara il vicesindaco Gianluca Lanza, delegato pure ai Servizi ecologici – l’amministrazione comunale ha corrisposto all’impresa il saldo di marzo, mentre venerdì scorso abbiamo liquidato pure il mese di aprile 2017. Purtroppo, a causa di un controllo di routine – spiega il vicesindaco – il mandato è stato bloccato dalla società incaricata di gestire la riscossione dei tributi. Sappiamo che le somme saranno sbloccate al massimo entro cinque giorni lavorativi. Quindi, riteniamo di aver fatto il possibile, sia per scongiurare lo sciopero, sia per evitare disservizi, sia per garantire ai lavoratori il sacrosanto diritto alla retribuzione. Se non aumenta la percentuale di riscossione – conclude Lanza – questi problemi non potranno cessare.”

Tutto questo accade mentre è attesa la gara per l’appalto del servizio di raccolta integrata dei rifiuti, ancora affidato in regime di proroga (da ottobre 2013) e l’Ente non riesce a migliorare la sua capacità di riscossione dei tributi locali. Si consideri che la Tari 2016 (tassa rifiuti) è stata riscossa solamente per circa il 50%.

Gaetano Scarpignato

Potrebbero interessarti anche