Giarre, festeggiamenti patronali tra i rifiuti -
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Giarre, festeggiamenti patronali tra i rifiuti

Giarre, festeggiamenti patronali tra i rifiuti

Giarre sommersa dai rifiuti. Con due testimoni eccellenti “passivi”: i simulacri di Sant’Isidoro e Santa Maria la Strada. Rifiuti che trasbordano dai cassonetti, in centro come in periferia. Parlano le foto che documentano lo stato di degrado e purtroppo si commentano da sole. Decisamente vergognoso il quadro nella frazione di Santa Maria la Strada che, oltre a patire da oltre due anni la carenza idrica, si è trasformata in una gigantesca pattumiera. Lungo la via Penturo i rifiuti sono ben visibili sul ciglio della strada. Analogo lo scenario a ridosso degli insediamenti popolari e nella centralissima via Ruggero I°.

Il simulacro della Madonna della Strada non poteva trovare migliore accoglienza. E se a creare sporcizia sarebbero i residenti dei Comuni viciniori, cosi come qualcuno sostiene (evidentemente avrà condotto qualche indagine segreta), ciò non toglie che non debbano essere rimossi. Alla fine conta il risultato. Rifiuti illuminati dalle decorazioni artistiche.

Un binomio che supera di gran lunga il paganesimo. Ma il quadro desolante non riguarda solo la frazione di Santa Maria la Strada. Purtroppo. Il centro storico giarrese, stamane, nel giorno dei festeggiamenti patronali, si è risvegliato sommerso dai rifiuti. Accumuli vistosi a ridosso delle postazioni ecologiche e lungo le principali strade: via Carolina, via Manzoni, corso Sicilia, via Tommaseo, via Carducci e via Teatro.

Solo per citare alcune strade che fanno parte del percorso di Sant’Isidoro. Dopo la figuraccia rimediata ieri sera a S.Maria la Strada, non si poteva che non replicare anche a Giarre centro. E mentre la raccolta differenziata stenta a decollare (in realtà non è mai decollata, a fronte dell’incoraggiante 7% su tutto il territorio) l’emergenza rifiuti si ripropone con forza.

Il sindaco Angelo D’Anna anzichè fotografare gli sbandieratori, quasi fosse una rarità del mondo civile, dovrebbe invece spostare il proprio obiettivo sulle tante inefficienze della città: emergenza idrica, rifiuti a gò gò, incompiute, dissesto finanziario dietro l’angolo. Comprendiamo: non basterebbero rullini.

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