Calcio: il Giarre piega per 1-0 la capolista S. Agata -
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Calcio: il Giarre piega per 1-0 la capolista S. Agata

Calcio: il Giarre piega per 1-0 la capolista S. Agata

Capolista affondata e stadio “Regionale” che torna ad essere un tempio maledetto per gli ospiti di turno. La media del club di Nirelli, attualmente sesto in classifica con 33 punti, è da far tremare i polsi: 9 vittorie su 11 partite interne.

Il Giarre non fallisce l’approccio con il match piegando per 1-0 proprio la prima della classe: ovvero il Città di S. Agata, che, per tutto l’arco della gara, va a cozzare contro una formazione di casa abile a blindare il vantaggio.

Si materializza pertanto per i gialloblù la nona vittoria casalinga che vale anche il decimo trionfo stagionale e la vendetta ai danni dei tirrenici, i quali all’andata si erano imposti per 2-1 sul Giarre.

All’euforia degli Jonici fa da contraltare la delusione della compagine messinese (S. Agata di Militello), costretta ad ingoiare un nuovo boccone amaro insieme a una discreta rappresentanza di propri tifosi presenti in curva Nord.

Trascorrono solo due minuti dal fischio d’inizio quando la formazione di Fichera trova già il guizzo vincente. A questo colpo, alla lunga rivelatosi mortifero perchè decisivo, segue un match in cui la squadra del patron Nirelli, dopo aver dunque colpito a freddo gli avversari, gestisce la gara senza correre troppi patemi d’animo.

Sugli scudi il centrocampista Compagno, autore della quarta rete stagionale. Il play gialloblù, assente nel match di Rosolini conclusosi con un pari a reti inviolate, indossa per l’ennesima volta i panni del “risolutore” spezzando, con il suo goal, l’inerzia della partita quasi al “Pronti-via” contro un Città di S. Agata che adesso vede vacillare il suo primato.

Dopo la segnatura dei padroni di casa, la squadra leader del campionato schiaccia il Giarre nella sua metà di campo ma senza metterlo particolarmente in ambasce. Curcuruto, supportato da Santitto, tiene a bada l’ala sinistra Zingales, controllandone le incursioni.

Inoltre, il pacchetto arretrato composto da Famà e Patanè limita i movimenti a svariare dell’esterno offensivo destro Mincica, il quale , convergendo verso il centro della trequarti prova, ma invano, a seminare lo scompiglio nella difesa gialloblù.

Nella ripresa, la densità dei mediani del Giarre in mezzo al campo, è determinante nell’economia della gara in quanto inficia la fluidità della manovra ospite, spesso farraginosa per via dell’efficacia con cui le varie pedine dello scacchiere gialloblù presidiano le diverse zone del campo.

Sempre puntuali le diagonali di Curcuruto, così come gli interventi in chiusura di Famà o i posizionamenti di Patanè, abile a mettere la museruola all’ex di turno Scariolo. Preziose le giocate di Napoli, adattatosi egregiamente al ruolo di ala sinistra, così come si conferma un insidioso stantuffo in fase di proposizione l’ala Santitto, cresciuta visibilmente nella ripresa.

Il lavoro di Dadone in fase offensiva è oro colato per la squadra gialloblù, la quale, grazie alla capacità del già citato attaccante di tenere sulla corda la difesa avversaria e di attirarla a sè, riesce a muoversi più liberamente. Nirelli si conferma il solito sgusciante jolly in grado di caracollare tra centrocampo e attacco.

giarre-sconfigge-s-agataPer la sfida contro la capolista, il tecnico Giancarlo Fichera disegna il consueto 4-4-1-1: Nicotra tra i pali, Vecchio terzino sinistro, Curcuruto terzino destro, Famà e Patanè nel cuore della difesa, Napoli ala sinistra, Compagno e Patti in mezzo al campo, Santitto ala destra e Nirelli a supporto di Dadone.

Il Città di S. Agata con in panchina Scaffidi, si affida ad un 3-4-3: Ficarra tra i pali, Franchina, Rosario Aleo e Fabrizio Bontempo in difesa, Zingales ala sinistra, Serio ala destra, Giacomo Bontempo e Longo in mezzo al campo e attacco affidato al tridente Mincica-Scariolo-Carrello, con quest’ultimo sostituito da Barberi, posizionatosi nel ruolo di ala destra. La fase che precede l’inizio del match è caratterizzata dall’ingresso in campo dei bambini della “Junior Giarre La Vela”.

Al 2′ del primo tempo, il Giarre trova subito il goal-partita. Sulla punizione dalla trequarti di interno destro di Napoli, Compagno è lesto a uncinare la sfera con il destro e a scaraventarla in rete di sinistro, dall’interno dell’area, con un tiro a incrociare. All’8′ del primo tempo si fa sentire la reazione degli ospiti. La botta del centrocampista Longo dal limite dell’area, trova la risposta di Nicotra, il quale si distende deviando la sfera in angolo.

Al 12′ del primo tempo, ci riprova il Città di S. Agata con Fabrizio Bontempo ma la sua sventola si perde lontano dallo specchio della porta. Al 18′ del primo tempo, l’esterno destro offensivo Mincica taglia verso il centro della trequarti sfornando un suggerimento in verticale per Serio, sul quale, all’interno dell’area, è tempestivo l’intervento in chiusura di Curcuruto, che consente a Nicotra di bloccare tranquillamente la sfera.

Successivamente il Città di S. Agata, che ha spostato Serio nel ruolo di esterno offensivo a seguito dell’ingresso in campo di Barberi al posto dell’acciaccato Carrello, prova a rendersi pericoloso con Mincica la cui conclusione, scoccata a pochi passi dal vertice dell’area, è abbondantemente alta. Poco dopo Zingales, spesso imbeccato da Giacomo Bontempo, il quale allarga il gioco tendenzialmente sulla sinistra, pennella un cross dalla sinistra che è facile preda di Nicotra.

Al 43′ del primo tempo, Mincica, dopo un fraseggio, serve in verticale Serio, che dall’interno dell’area scocca un tiro parato da Nicotra. Poi è Famà a rendersi insidioso per il Giarre. Il suo tiro traversone dalla sinistra si spegne sull’esterno della rete, all’altezza della traversa. Al 45′ del primo tempo, il solito Zingales crossa dalla sinistra per Scariolo che spizza la sfera di testa ma Nicotra si distende e arpiona il pallone.

Si chiude il primo tempo sull’1-0 per un Giarre che non corre particolari rischi contro un Città di S. Agata, poi dispostosi con un tridente affidato a Serio, Scariolo e Mincica. Al 6′ del secondo tempo, Napoli irrompe in area di rigore e Barberi lo abbatte ma il direttore di gara sorvola. Successivamente i tirrenici si rendono pericolosi con una giocata sul fianco destro gialloblù, ma Famà interviene mettendoci una pezza.

All’8′ del secondo tempo, Nicotra respinge con i pugni una punizione di Giancomo Bontempo. Al 12′ del secondo tempo, Dadone lavora un pallone dall’interno dell’area per poi provare a scodellare la sfera nel cuore della stessa. La difesa ospite rappezza e la sfera giunge a Nirelli che da dentro l’area tira rasoterra ma la sua conclusione si spegne a lato.

Al 18′ del secondo tempo, Compagno appoggia la sfera lateralmente per Napoli il quale sforna un passaggio in profondità per Nirelli che si fionda sulla sfera ma viene anticipato dll’uscita del portiere Ficarra. Al 24′ del secondo tempo, la punizione di Compagno viene neutralizzata da Ficarra. Successivamente, Fioriti prende il posto di Dadone nelle fila del Giarre.

Al 26′ del secondo tempo, Santitto appoggia la sfera per il neoentrato Fioriti il quale spara una bordata di collo destro da fuori area che però Ficarra para. Al 32′ del secondo tempo, il difensore centrale Di Benedetto prende il posto di Famà nelle fila del Giarre. Al 35′ del secondo tempo, Fioriti a ridosso dell’area giochicchia con la sfera per poi servirla a Santitto, il cui pallone scodellato dalla destra è preda del portiere.

Subito dopo, Protopapa, ben imbeccato, si rende pericoloso con un colpo di testa che termina fuori. Al 45′ del secondo tempo, Mincica ci prova su punizione ma la sua battuta si spegne sopra l’incrocio dei pali. Nell’extra-time, Fioriti spara una conclusione troppo centrale per Ficarra.

I minuti di recupero concessi dal direttore di gara Virgilio di Agrigento sono sei, al termine dei quali i gialloblù alzano le braccia al cielo e festeggiano il decimo successo stagionale che vale 33 punti in classifica. La prossima settimana, i gialloblù, momentaneamente sesti in classifica, saranno impegnati al “Tupparello” nello storico derby contro l’Acireale.

Umberto Trovato

 

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