Federfarma Sicilia, cambio al vertice: quali sfide per il nuovo presidente? -
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Federfarma Sicilia, cambio al vertice: quali sfide per il nuovo presidente?

Federfarma Sicilia, cambio al vertice: quali sfide per il nuovo presidente?

Cambio ai vertici di Federfarma Sicilia, ovvero la federazione che riunisce tutte le farmacie del territorio siciliano e che fa capo a Federfarma nazionale (che raggruppa, invece, tutte le farmacie italiane).

A salire sullo scranno più alto sarà Gioacchino Nicolosi, eletto in data 29 dicembre ed entrato ufficialmente in carica a partire dal 1 gennaio. Nicolosi prenderà il posto di Francesco Mangano e, a meno di eventi imprevisti, siederà sulla poltrona più prestigiosa di Federfarma Sicilia per tutto il prossimo triennio, quindi fino al 2019.

Una scelta che molti hanno indicato come sicura, dato che Gioacchino Nicolosi era già vicepresidente vicario di Federfarma Nazionale e presidente di Federfarma Catania. La nomina arriva tra l’altro in un momento molto delicato per l’intero comparto farmaceutico, visto che, con l’avvento dell’anno nuovo, sta iniziando a partire la distribuzione presso tutte le farmacie italiane, e quindi anche in Sicilia, dei farmaci a base di cannabis.

Un momento atteso da tempo e figlio di un progetto che ha visto la produzione della sostanza presso lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. In queste ore, in tutte le farmacie ospedaliere o quelle autorizzate, sta partendo la distribuzione di preparati a base di cannabis ottenuta da semi di canapa interamente coltivata in Italia, e non più importata dall’estero. I pazienti che ne hanno bisogno potranno seguire l’iter cui si fa riferimento per i farmaci tradizionali, quindi presentarsi in una farmacia con regolare ricetta medica e ritirare il prodotto.

Si attendeva questo momento da tempo, e le attenzioni sulle farmacie italiane, per capire se il meccanismo riuscirà a funzionare correttamente, sono alte. Per questo la sostituzione ai vertici di Federfarma Sicilia con l’arrivo di Gioacchino Nicolosi si colloca in un momento assolutamente cruciale.

La scelta sembrerebbe esser stata dettata proprio per garantire sicurezze, dato che Nicolosi, oltre alle cariche di cui sopra, è presidente del consiglio di amministrazione di “FarmaMentis” e “Farmacia servizi”, oltre che membro del cda di “Farmafidi Italia”e titolare lui stesso, da oltre 30 anni, di una farmacia. Quando era al vertice di Federfarma Catania aveva tra l’altro sottoscritto, in intesa con il Comune di Linguaglossa, un provvedimento finalizzato a garantire farmaci gratuiti agli indigenti.

Il tempo dirà se sarà lui la persona adatta per raccogliere questa sfida e riuscire a traghettare la regione Sicilia, e le farmacie del territorio, attraverso una novità per certi versi epocale; il tutto all’interno di una realtà, quale quella siciliana, da sempre attenta alla questione cannabis medica.

Proprio qui, alcuni mesi fa, era stato lanciato un progetto sperimentale legato alla cura con farmaci cannabinoidi per promuoverne la conoscenza e semplificarne l’accesso. La sfida quindi è partita; vedremo come il meccanismo di diffusione del farmaco prenderà piede in tutta la Sicilia.

 

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