Truffe agli anziani: in manette un 58enne di Riposto e un 53enne di Giardini Naxos -
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Truffe agli anziani: in manette un 58enne di Riposto e un 53enne di Giardini Naxos

Truffe agli anziani: in manette un 58enne di Riposto e un 53enne di Giardini Naxos

Sono due i soggetti arrestati nel giro di pochi giorni dai Carabinieri di Messina Sud per truffe in danno di anziani.

In diverse circostanze di luogo e di tempo si sono verificati gravi episodi che hanno visto come vittime persone deboli a cui i militari dell’Arma hanno dato un immediata risposta.

Erano da poco passate le 13:00 del 17 agosto quando Vittorio Granata, 58 anni, con diverse vicende giudiziarie a carico residente a Riposto avvicinava un pensionato della provincia di Messina presso un parcheggio del Policlinico, ove l’anziano si era recato per questioni di salute.

Con mille sotterfugi il Granata cercava di far credere al pensionato di essere una sua vecchia conoscenza e gli chiedeva del denaro per riparare la propria auto.

L’uomo si insospettiva e chiedeva subito l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Gazzi che si mettevano alla ricerca dell’impostore, nel frattempo allontanatosi.

Lo individuavano immediatamente dopo nei pressi di uno sportello bancomat presente in ospedale mentre, con lo stesso modus operandi, stava cercando di raggirare un altro pensionato che stavolta si era lasciato convincere e che aveva appena prelevato una somma di denaro da consegnargli.

Alla vista dei Militari l’uomo cercava una disperata fuga a piedi lungo le vie che portano ai reparti del nosocomio messinese fino ad essere bloccato e tratto in arresto.

A Granata, giudicato con il rito direttissimo il giorno successivo, è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Sono passati solo due giorni ed è sembrato di rivivere le scene di un copione già scritto.

Nella tarda mattinata di ieri, sabato 19 agosto, infatti, poco prima dell’orario di chiusura dell’ufficio postale di Pistunina, un uomo avvicinava con fare insistente una coppia di pensionati recatisi all’istituto di credito per effettuare delle operazioni.

La scena non è passata inosservata ad un equipaggio del Nucleo Radiomobile di Messina, impegnato in servizio di controllo del territorio, che si è immediatamente avvicinato ad identificare i soggetti.

Con una mossa repentina l’uomo in compagnia degli anziani ha raggiunto un’auto parcheggiata di fronte all’ufficio postale e, nonostante gli sia stato intimato più volte l’alt, si è catapultato a folle velocità sulla Statale 114, trafficatissima a quell’ora.

L’equipaggio del Nucleo Radiomobile lo ha subito inseguito riuscendo a bloccarlo nei pressi del centro commerciale Tremestieri insieme ai colleghi della vicina Stazione di Tremestieri, giunti in ausilio non appena ricevuto l’allarme del mezzo in fuga che, durante la sua spericolata corsa ha anche urtato un’auto in sosta.

Il fuggitivo, una volta bloccato, è stato identificato in Umberto Rossi, 53 anni, anch‘egli soggetto con diverse vicende giudiziarie a carico, di origini napoletane ma residente a Giardini Naxos.

Gli immediati accertamenti condotti dagli uomini della Stazione di Tremestieri hanno permesso di ricostruire in brevissimo tempo l’esatta dinamica dei fatti. Rossi, dopo aver individuato una coppia di anziani pensionati che entravano all’ufficio postale, è riuscito con artifizi e raggiri a far credere di essere una persona a loro conosciuta, affetta da seri problemi di salute e versante in grave stato di indigenza, chiedendo un aiuto in denaro ed ottenendo subito la somma di 180,00 euro.

Ottenuto il denaro, cercando di guadagnare ulteriore fiducia, ha finto di sdebitarsi regalando agli anziani due vecchie giacche di poco valore ma, a quel punto ha avanzato un ulteriore richiesta di denaro accompagnando i due al bancomat, ove hanno prelevato la somma di 200,00 euro.

Solo il tempestivo intervento dei Carabinieri ha evitato che l’uomo si impossessasse del denaro prelevato; poi la fuga, la corsa matta sulla Statale e l’arresto.

Per Rossi, vecchia conoscenza delle Forze dell’ordine, si così sono spalancate direttamente le porte del carcere di Gazzi e adesso si dovrà difendere dalle pesanti accuse di truffa aggravata e resistenza a Pubblico Ufficiale

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