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Francavilla non dimentica il sindaco Puglisi

Francavilla non dimentica il sindaco Puglisi

Sabato prossimo, 30 gennaio, la sala consiliare ospiterà un pubblico incontro per commemorare la figura del compianto ex amministratore, improvvisamente deceduto cinque anni fa dopo un’intera esistenza dedicata, con impegno e passione, alla politica e che ha consentito al Comune dell’Alcantara di svilupparsi e mettersi al passo con i tempi

Cinque anni fa, ossia nella notte del 18 gennaio 2011, veniva improvvisamente a mancare Salvatore Puglisi, “storico” sindaco di Francavilla di Sicilia, carica che ricoprì complessivamente per ben venticinque anni (1968-1977, 1980-1990, 1997-2002). La sua figura verrà ricordata sabato prossimo, 30 gennaio, con un apposito incontro commemorativo che avrà luogo, alle ore 17.00, nella sala consiliare “Falcone e Borsellino” del municipio di Piazza Annunziata.

Dopo il saluto introduttivo dell’attuale primo cittadino Lino Monea, a prendere la parola saranno il cugino Salvatore Ferruccio Puglisi (ambientalista, scrittore e studioso del territorio e di storia locale), il quale si soffermerà sulla statura umana dell’ex amministratore, e l’insegnante in pensione Mario Riso, che da collega di lavoro nelle aule delle scuole elementari nonché da assessore in parecchie delle sue Giunte, ne rievocherà le doti professionali ed il percorso politico. Seguiranno i brevi interventi di coloro i quali, tra il pubblico, vorranno portare le rispettive testimonianze sul personaggio protagonista della commemorazione.

A Salvatore Puglisi, nato a Francavilla di Sicilia nel 1936 da una famiglia di umili artigiani, si devono lo sviluppo e l’ampliamento del Comune dell’Alcantara: basta citare la nuova viabilità (Via dei Mulini, Via San Cremete e strade adiacenti, Viale Libertà, Via Gramsci, Via Regina Margherita, Via Roma, Via Don Nino Russotti, Via Liguria, Via Cappuccini, Via Sotto Castello, ecc.), il P.I.P. (Piano Insediamenti Produttivi) di contrada Barbazza, la metanizzazione del paese (Francavilla è stato uno dei primissimi Comuni siciliani a dotarsi dell’importante servizio), il nuovo acquedotto, il nuovo impianto elettrico (che ha reso autonomo il Comune di Francavilla da quello di Castiglione), l’acquisizione al patrimonio comunale del Cineteatro di Piazza Pirandello e dell’antico e sontuoso Palazzo Cagnone, la riproposizione della suggestiva Sacra Rappresentazione vivente della Passione di Cristo, la ricostituzione del glorioso corpo bandistico cittadino “V. Bellini” e l’apertura di una sezione staccata del Liceo Scientifico “C. Caminiti” di S. Teresa Riva, a tutt’oggi unico istituto d’istruzione superiore esistente in paese.

Alla fine degli Anni Novanta, oltre ad essersi pervicacemente e con successo battuto affinché Francavilla potesse essere la sede dell’istituendo Ente Parco Fluviale dell’Alcantara, Puglisi sposò convintamente tutte le allora nascenti iniziative comprensoriali di sviluppo (Patto Territoriale, Programma Leader, Pit, Prusst, ecc.) che hanno consentito a tanti imprenditori del luogo e dei Comuni limitrofi di avviare le rispettive attività. Ed in tale ambito, a lui si deve lo sblocco, nel 1999, del Patto Territoriale dell’Alcantara e delle procedure per il “Prestito d’Onore” in favore dei giovani: profondamente amareggiato nell’apprendere da una statistica nazionale che Francavilla di Sicilia era risultato il Comune italiano col più alto tasso di disoccupazione, da grande “stratega” della comunicazione Puglisi s’ingegna per “cavalcare” in positivo la vicenda, ottenendo di poter incontrare personalmente l’allora capo del Governo Massimo D’Alema ed il ministro del Lavoro Antonio Bassolino, ai quali chiede di attivare urgentemente tutte le iniziative necessarie a rilanciare l’economia di Francavilla e, più in generale, del comprensorio taorminese; quel suo accorato appello godrà addirittura dei riflettori del programma televisivo più popolare d’Italia, ossia il “Maurizio Costanzo Show” di Canale 5.

Il suo viscerale attaccamento al Comune che gli diede i natali e che ha amministrato con impegno e passione unici (da scapolo impenitente soleva spesso simpaticamente affermare che la sua “sposa” era Francavilla) gli ha anche fatto meritare dei prestigiosi riconoscimenti di rilievo nazionale, come il Premio “Arco di Traiano per il Turismo” a Roma ed il Premio “Tindari” a Portorosa (ME).

Sotto la sua “scuola” si è formata la successiva ed ancora attuale generazione di amministratori comunali francavillesi, comprendente, tra gli altri, gli ex sindaci Paolo Spatola e Salvatore Nuciforo.

Puglisi si affacciò alla politica nei primi Anni Sessanta come indipendente del Partito Liberale Italiano per poi aderire definitivamente al Partito Socialista grazie alla frequentazione con i fratelli Gaetano ed Andrea Vallone, a loro volta amici del più volte ministro calabro-messinese Nicola Capria il quale, rimasto affascinato dal suo modo di comiziare durante una competizione amministrativa locale, lo volle al suo fianco a Roma come segretario particolare.

Proprio da questo felice connubio tra Puglisi ed il “potente” esponente socialista, la comunità francavillese trasse in quegli anni (in particolare gli Ottanta) grandi benefici in termini di opere pubbliche, finanziamenti ed opportunità occupazionali per i suoi giovani.

E malgrado fosse vicino a quegli ambienti successivamente coinvolti nelle note vicende giudiziarie di “Tangentopoli”, Puglisi è stato uno dei pochissimi politici del tempo a non essere minimamente sfiorato dalle inchieste della magistratura «perché – sottolineava sempre e con legittimo orgoglio l’ex sindaco francavillese – abbiamo sempre amministrato nella legalità e nella trasparenza massime».

Oltre che per l’intenso e produttivo impegno amministrativo in favore del suo amatissimo paese, Salvatore Puglisi verrà ricordato anche per la memoria storica locale, di cui è stato il massimo depositario: i suoi archivi contengono tutti gli atti amministrativi prodotti nel Comune dell’Alcantara a partire dalla fine dell’Ottocento, nonché la rassegna-stampa completa dei tantissimi articoli dei giornali (nazionali, regionali e locali) riguardanti le cronache (politiche e non) di Francavilla. Ed attingendo a quest’enorme patrimonio documentale da lui scrupolosamente collezionato e custodito, se non fosse stato per l’inatteso e nefasto intervento della Nera Signora avrebbe dato alle stampe delle attesissime pubblicazioni di storia patria francavillese di cui, purtroppo, restano le bozze incompiute.

Alla commemorazione di sabato prossimo, pertanto, il ricordo dell’indimenticabile figura del sindaco Puglisi non potrà prescindere dall’“amarcord” di almeno quarant’anni di esaltante storia locale, che hanno segnato il “traghettamento” di Francavilla di Sicilia da piccolo borgo agricolo a moderna cittadina dotata di infrastrutture e servizi degni di una comunità al passo con i tempi.

Rodolfo Amodeo

Puglisi, primo da sinistra, giovanissimo con l'ing. Giuseppe Ragno e l'assessore Peppino Buffo e mentre interpreta Gesù in un'edizione della Sacra Rappresentazione

Salvatore Puglisi con il ministro Nicola Capria e mentre accende la prima fiamma del metanodotto francavillese

Puglisi con l'assessore provinciale Natoli ed i dirigenti del Parco Fluviale dell'Alcantara ed, accanto, con la presentatrice Rai Maria Teresa Ruta durante uno spettacolo dell'Estate Francavillese

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