Torni a casa dopo un giorno di lavoro, vorresti farti una doccia ma manca l’acqua. E’ una scena che a Giarre si sta ripetendo da mesi, dalla zona di via Callipoli alla zona di Corso Matteotti, viale Libertà.

Un disagio non solo per i cittadini ma anche per le attività economiche che vedono compromesso il loro lavoro: parrucchieri, lavanderie, bar o comunque esercizi commerciali che non possono fare andare in bagno i clienti perché manca l’acqua. Talvolta il prezioso liquido arriva ma dal rubinetto ne esce un filino. Per quanto ancora si deve andare avanti così? Peraltro, stiamo uscendo da un autunno e un inverno piovosi, quindi la motivazione della carenza idrica, del rischio desertificazione, cambiamento climatico eccetera eccetera non è il caso di questa porzione di Sicilia, almeno quest’anno.

Ne abbiamo parlato con l’assessore ai lavori pubblici, Claudio Raciti, il quale ci ha spiegato che una pompa di sollevamento dell’acqua nel pozzo di Macchia sta pompando di meno e ci ha assicurato che si sta lavorando per sostituirla.

Ma allora la storia della ditta privata che sta fornendo un minore quantitativo?

“Era stato chiesto – dice – a una ditta se poteva incrementare la fornitura vista la nostra carenza e il privato non sta dando di più, ma il problema è la fornitura comunale su Macchia, un pozzo che doveva dare 20-22 litri d’acqua al secondo ne sta dando una decina. Abbiamo verificato che il motore funziona e ora si sta sostituendo la pompa. C’è quindi una mancanza di pressione dal serbatoio”.

I lavori richiederanno uno o due giorni e dovrebbero essere effettuati la prossima settimana. Occorre stringere ancora i denti.