Giarre, pronto soccorso si avvia alla fase più critica. Con la stagione estiva attività sotto stress -
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Giarre, pronto soccorso si avvia alla fase più critica. Con la stagione estiva attività sotto stress

Giarre, pronto soccorso si avvia alla fase più critica. Con la stagione estiva attività sotto stress

L’ospedale di Giarre, con il suo pronto soccorso, rappresenta un punto di riferimento per i comuni del distretto sanitario, con oltre 100.000 abitanti e un’utenza che aumenta notevolmente durante l’estate.

Alla vigilia della nuova stagione estiva, il presidio sanitario di via Forlanini, si appresta ad affrontare la fase più critica, con una maggiorazione delle attività operative di almeno il 20%. Dal punto di vista organizzativo la novità più importante è rappresentata dalla ormami imminente apertura della “camera calda”, attraverso cui sarà possibile effettuare il trasbordo dei pazienti in arrivo al pronto soccorso, fruendo di una struttura dotata di confort termico e climatico maggiore, rispetto all’esecuzione della medesima operazione all’aria aperta.

L’Asp ha impegnato per la realizzazione dell’opera una spesa di 530 mila euro. Al pronto soccorso permangono le criticità, in larga parte da imputare alla carenza di personale. Tuttavia, con qualche novità in positivo, dopo lunghi mesi di incertezze. Nella struttura emergenziale giarrese lavorano 5 medici “gettonisti” che, in parte, colmano le lacune. Si tratta di liberi professionisti chiamati a lavorare in turni brevi, di solito 12 ore, per coprire le carenze di organico nei pronto soccorso.

I medici vengono pagati a “gettone”, ovvero a prestazione, con tariffe che variano a seconda della regione e del tipo di contratto. Mentre sono 16 gli infermieri in pianta organica (due unità sono arrivate lo scorso 1 aprile) e occorrono altre tre unità lavorative. Tra le criticità irrisolte rimane in piedi quella dell’Unità di Cardiologia del presidio ospedaliero, il cui servizio viene assicurato attraverso consultazioni cardiologiche da remoto e consulenze pre-operatorie garantite dall’Uoc di Cardiologia di Acireale. In parte le lacune vengono colmate dalla presenza di due cardiologi che prestano servizio al Sant’Isidoro, due volte la settimana.

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