Riposto, sgradito scherzo di Carnevale: balli e coreografie nella bolgia delle auto. L'assessore Daidone: "Un disguido" -
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Riposto, sgradito scherzo di Carnevale: balli e coreografie nella bolgia delle auto. L’assessore Daidone: “Un disguido”

Riposto, sgradito scherzo di Carnevale: balli e coreografie nella bolgia delle auto. L’assessore Daidone: “Un disguido”

Il “Giovedì Grasso” a Riposto ha riservato una sorpresa poco gradita agli studenti del Comprensivo “Verga” e dell’istituto d’istruzione superiore “M.Amari”. La sfilata, che coinvolgeva centinaia di ragazzi in maschera, è stata infatti intralciata da auto parcheggiate in corso Italia, anche in fase di manovra.

Le coreografie provate da settimane hanno dovuto fare i conti con la “bolgia infernale” di  auto. Gruppi costretti a limitare i propri movimenti e a slalom tra le auto in sosta, provocando la cocente delusione di studenti e docenti.

Sullo sfondo, si è appreso, un “corto circuito” negli ufficio del palazzo comunale di via Archimede che ha trasformato lo “scherzo” di Carnevale in una beffa per gli studenti e un disservizio per la città. La vicenda ha acceso un dibattito sulla sicurezza e l’organizzazione degli eventi pubblici a Riposto.

Inevitabili le polemiche, che si sono infiammate soprattutto sui social. Piccata la considerazione della consigliera di minoranza Claudia D’Aita che ha pubblicato un eloquente video-reels: “il colorato corteo partito da villa Pantano ha sfilato lungo corso Italia e raggiunto piazza S.Pietro, dopo un divertentissimo slalom appositamente “disorganizzato”. E’ la prima volta per Riposto. L’ordinanza ad hoc: il prossimo anno”.

Sulla stessa linea la consigliera di opposizione Mariella Di Guardo: “non è stato bello vedere i ragazzi delle nostre scuole entrare a passo di danza fra le auto parcheggiate”.

L’assessore alla Polizia locale, Gino Daidone (nella foto), interpellato non nasconde il proprio imbarazzo sull’accaduto, inquadrandolo come uno spiacevole equivoco: “Le ordinanze sono state predisposte, tuttavia, purtroppo, non sono andate a buon fine. Probabilmente a causa di un disguido negli uffici”.

Al netto degli imbarazzanti chiarimenti, resta l’amarezza per una festa di Carnevale rovinata da un’incomprensibile disorganizzazione.

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