Grazie ad un genitore il signor Michele Giusa, papà di Martina, alunna del Liceo Delle Scienze Umane di Riposto, è stata allestita  presso l’aula magna dello stesso istituto, una mostra fotografica  relativa al campo di sterminio di Auschwitz ed è stato proiettato un documentario sulla Shoah.

Il materiale della mostra è stato concesso da Michele Giusa, autore delle foto,  il quale ha avuto modo anche di interloquire con gli studenti in relazione alle impressioni personali avute  durante la  visita  al campo di concentramento .

La mostra è stata curata dal prof. Francesco Malfitana docente di diritto che ha relazionato agli alunni sul Giorno della Memoria, alla presenza, tra gli altri, del dirigente scolastico, Giovanni Lutri, che si è soffermato sul ricordo del passato per un futuro migliore. Gli allievi del Liceo delle Scienze Umane hanno molto apprezzato le immagini e il documentario riportando sentimenti di commozione e di riflessione.

All’ iniziativa hanno partecipato anche le docenti Portera e Morabito coorganizzatrici insieme al Prof. Malfitana, dell’ormai imminente viaggio ad Auschwitz di una folta rappresentanza degli studenti.

Il Giorno della memoria, dedicato all’ Olocausto, è un’occasione per riflettere sulle cause di un doloroso passato ed al tempo stesso consolidare le basi, attivarsi , perché nel presente enel futuro le cause che generarono la Shoah non si ripresentino. Auschwitz fu il centro della distruzione degli ebrei europei e tra i suoi sopravvissuti figurano molti nomi famosi.

Più che in ogni altro campo, i suoi sopravvissuti descrissero l’Olocausto e fecero in modo che Auschwitz ne diventasse il simbolo distintivo. Il 27 gennaio 2005, anniversario della liberazione di Auschwitz avvenuta nel 1945, è stata ufficialmente proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite la Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto. Auschwitz fu il più grande tra i numerosi campi di concentramento dai nazisti.

Tra il 1940 e il 1945, almeno 1,3 milioni di persone, la maggior parte delle quali ebree, furono deportate nel complesso del campo di Auschwitz dove ne furono uccise 1,1 milioni. Tra le vittime si contano circa 1 milione di ebrei, 74.000 polacchi non ebrei, 21.000 rom, 15.000 di gomma sintetica costruita dalla IG Farbenindustrie, prigionieri di guerra sovietici e altre 10.000-15.000 vittime, tra cui almeno 43 omosessuali.