Un risarcimento di 52mila 295,70 euro. Si tratta della somma che l’ex sindaco di Riposto, Enzo Caragliano dovrà risarcire all’ente locale comunale, in virtù di un accertato danno erariale – compiuto con colpa e non con dolo – sulla scorta di quanto stabilito, in primo grado, dalla Corte dei Conti con propria sentenza.
Sotto la lente di ingrandimento l’affidamento, nel periodo compreso tra gennaio 2016 e aprile 2019, di rinnovati incarichi esterni di esperto del sindaco, in tema economico-finanziaria, al professionista Alfio Spinella. Affidamenti reiterati che secondo i giudici contabili, “risultano privi del carattere di strumentalità di pertinenza del sindaco in materia di economia e finanza e degli enti locali e si sono sostanziati nella sostituzione/sovraesposizione all’attività degli organi burocratici”.
Come si legge nella sentenza della Corte dei Conti “l’incarico di esperto di Spinella, conferito per il periodo in cui si ritiene sussistente l’illecito erariale, ha avuto diversi rinnovi con una durata prolungata sia alla durata residua del primo mandato, sia alla parte inziale della durata del secondo mandato”.
Sul risarcimento al Comune (la somma è stata già versata) , l’ex sindaco di Riposto Caragliano, sottolinea che il Comune, sotto la sua decennale gestione ha evitato il dissesto con tutte le gravi conseguenze che avrebbe comportato. Le azioni intraprese al netto del pronunciamento della Corte dei conti, hanno scongiurato scenari contabili infausti, mentre invece è stato attivato un percorso virtuoso di risanamento dell’ente comunale con un piano di riequilibrio”.