Lungo la strada denominata 82 e che costeggia il letto del torrente sono state realizzate delle maxi discariche di inerti. In larga parte si tratta di rottami e persino di componenti d’auto e di carrozzeria evidentemente abbandonati da chi lavora in questo settore. A ridosso dell’alveo del torrente Macchia da lunghe settimane giacciono elettrodomestici in disuso in grande quantità.
Decine di frigoriferi di varie dimensioni, scaricati da chi si occupa del prelievo degli elettrodomestici ed in particolare della rottamazione dell’usato. Ditte che, evidentemente, per “ammortizzare” i costi per lo smaltimento dei vecchi elettrodomestici attraverso piattaforme specializzate, ricorrono all’espediente dell’abbandono indiscriminato, in aree isolate, degli apparecchi usati e, come in questo caso, lasciandoli a marcire a ridosso del torrente.
Analoghi smaltimenti illegali anche per le gomme usate e che invece sono state abbandonate in grandi quantità lungo il tracciato torrentizio, pregiudicando la funzionalità idraulica del corso d’acqua specie in occasione di eventi meteo significativi.
Ai bordi del torrente sono poi aumentati a dismisura i cumuli di materiali di risulta edile, mobilia, pitture e vernici di scarto, rifiuti da imballaggio, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi, imballaggi di carta e cartone e plastica. E ancora: rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso, miscele bituminose e scarti cementizi. Una gigantesca bomba ecologica, poco distante il centro abitato di Santa Maria la Strada, all’ingresso nord della città.