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Contrasto dei reati contro il patrimonio: due arresti ed una denuncia

Contrasto dei reati contro il patrimonio: due arresti ed una denuncia

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito del servizio, mirato particolarmente al contrasto dei reati contro il patrimonio hanno arrestato un 34enne, pregiudicato catanese, per il reato di “tentato furto aggravato”, un 26enne, pregiudicato di Paternò per “evasione” ed hanno denunciato un 48enne catanese, già noto alle Forze dell’Ordine, per il reato di “furto aggravato e danneggiamento”.

Al riguardo, i militari dell’Arma sono intervenuti nella zona industriale di Catania nei pressi della XIV strada dove, per il tramite del 112 N.U.E. è stata segnalata dal titolare di una ditta la presenza di un intruso all’interno di un capannone. Sopraggiunti in zona i militari hanno subito notato una Smart For Two posteggiata davanti all’ingresso del capannone e, già pronti per essere caricati, quattro bidoni di plastica di varia capacità colmi di gasolio.

Il titolare dell’azienda, che ha frattempo ha raggiunto i militari, ha fornito una descrizione delle varie parti del capannone al quale qualcuno aveva avuto accesso rompendo il lucchetto e lasciandolo a terra.

All’interno del predetto capannone, dove erano presenti diversi mezzi dell’azienda, i Carabinieri hanno constatato che tutti i tappi dei serbatoi dei camion erano stati divelti e danneggiati per asportare il carburante.

I Carabinieri, poco dopo, non avendo trovato nessuno nel capannone hanno controllato l’area esterna, priva di uscite in quanto circondata da muri di cinta, trovando nascosto tra la vegetazione un uomo, identificato per il 48enne. La refurtiva è stata poi restituita al titolare dell’azienda.

Nel prosieguo del servizio i militari nel transitare in via C. Colombo hanno notato un giovane, subito riconosciuto dagli operanti per il 26enne, che procedeva a piedi e che, alla vista dei Carabinieri, ha cercato di dileguarsi tra le stradine limitrofe e di evitare il controllo.

I militari lo hanno raggiunto e, dopo averlo bloccato, hanno effettuato degli accertamenti all’esito dei quali è emerso che il giovane, ancora sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari nel comune di Paternò, si era allontanato senza un giustificato motivo e senza autorizzazione raggiungendo in “trasferta” il capoluogo etneo.

I Carabinieri hanno sottoposto nuovamente il 26enne agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto.

I militari sono altresì intervenuti in via Etnea, fornendo supporto ad un collega, impegnato in altro servizio, il quale è stato allertato dal direttore di una galleria commerciale per un furto appena consumato nel suo negozio.

Sopraggiunti presso l’attività commerciale in argomento i militari hanno trovato il collega che aveva bloccato un uomo, identificato poi per il 34enne che, attenzionato pochi minuti prima in negozio dal personale di vigilanza per i suoi movimenti sospetti, aveva oltrepassato le barriere antitaccheggio senza pagare.

Sottoposto a perquisizione personale l’uomo è stato trovato in possesso di alcuni capi di abbigliamento occultati sulla sua persona del valore commerciale di 110 euro che, preventivamente privati delle placche antitaccheggio, non aveva pagato alle casse.

Il 34enne è stato anche trovato in possesso di un dispositivo in acciaio per rimuovere gli antitaccheggio.

La merce è stata restituita dai Carabinieri al responsabile del negozio mentre il 34enne è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto.

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