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Ineleggibilità del deputato Davide Vasta, lievitano i ricorsi in Tribunale

Ineleggibilità del deputato Davide Vasta, lievitano i ricorsi in Tribunale

Carta bollata, dossier minuziosi, livore e rivalsa sfrenata. Non manca nulla in questa vicenda destinata a lasciare il segno, impegnando la giustizia a prendere posizione. Lievitano i ricorsi sulla presunta ineleggibilità dell’imprenditore ripostese Davide Vasta. Nei giorni scorsi, innanzi ai giudici della Prima Sezione del Tribunale Civile di Palermo, si è svolta l’udienza, in ragione di quel ricorso presentato, appena poche settimane dopo la sua elezione all’Ars, dall’avv.Santo Primavera, consigliere comunale a Giarre,  anch’egli candidatosi nella lista di “Scateno”.

Primavera (secondo dei non eletti) ha presentato ricorso anche contro l’ex sindaco di Tremestieri Salvatore Giuffrida (primo dei non eletti), contestando, tra l’altro, la violazione della legge elettorale e in particolare la disposizione di cui agli articoli 8-10 della legge regionale 29/1951 e successive modifiche. L’udienza al Tribunale Civile di Palermo è stata rinviata nella discussione, poiché, si è appreso che, l’ex deputato regionale Salvatore Giuffrida, il 19 dicembre scorso, a sua volta, ha depositato contro Vasta altro ricorso per la sua ineleggibilità. Pertanto, la riunione dei procedimenti contro il l’imprenditore ripostese, si svolgerà alla fine di febbraio prossimo. A dire dei due ricorrenti, “Vasta non ha mai rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione della cooperativa “Cot”.

“Detta società – si legge nel ricorso di Giuffrida – si occupa, fra l’altro,  del servizio mensa per l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario di Palermo, soggetto alla vigilanza e controllo dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Istruzione. I fondi per il suo funzionamento – osservano i legali di Giuffrida – sono di derivazione regionale. In sostanza l’Ersu è un Ente strumentale della Regione. La società di cui Vasta è amministratore, gode di contributi e garanzie da parte dello Stato e della Regione, e ciò determina un’ulteriore causa di ineleggibilità per l’amministratore stesso. La società nella quale Vasta svolge un ruolo operativo, nell’aprile 2019, ha avuto inoltre affidato, in favore della Presidenza della Regione, il servizio di catering (come risulta da documentazione acquisita). Pertanto, i rapporti economici con la Regione sono stati e sono sempre costanti.

Vasta non ha mai provveduto a rimuovere la sua causa di ineleggibilità, anzi – si legge nel ricorso di Giuffrida  – appena poco tempo prima della pubblicazione dei comizi elettorali, è stato riconfermato consigliere di amministrazione. E non ha provveduto neanche successivamente alla sua proclamazione di deputato eletto”. Dal canto suo Vasta, replicando al ricorrente avv.Santo Primavera, aveva rimarcato, stizzito, di “avere “agito nel rispetto delle previsioni di legge”. 

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