Riposto, omicidio Chiappone, riformata la sentenza di primo grado -
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Riposto, omicidio Chiappone, riformata la sentenza di primo grado

Riposto, omicidio Chiappone, riformata la sentenza di primo grado

Con proprio dispositivo, stamane, la Corte d’Assise d’appello di Catania, ha riformato in parte la sentenza pronunciata in primo grado per i due imputati, Agatino Tuccio e Salvatore Di Mauro (latitante), accusati del brutale omicidio del 27enne giarrese Dario Chiappone, avvenuto la sera del 31 ottobre 2016, in via Salvemini a Riposto.

I giudici di primo grado avevano condannato Tuccio all’ergastolo; ieri, invece, la Corte d’Appello, riformando la sentenza, ha inflitto 24 anni, escludendo l’aggravante della crudeltà.

E’ stata invece confermata la condanna a 23 anni per il ripostese Salvatore Di Mauro. Per l’omicidio del giovane Dario Chiappone, nel marzo scorso, è pervenuta la sentenza del Gup di Catania, Simona Ragazzi, nel processo celebrato col rito abbreviato, a carico del ripostese Benny La Motta, ritenuto uno dei mandanti, al quale è stata inflitta la pena di 30 anni di reclusione.

E’ pendente, davanti la Corte d’assise di Catania, il processo a Paolo Censabella (l’altro presunto mandante) e Antonino Marano (indicato come uno dei presunti sicari), il cui dibattimento è in corso.

Moderato ottimismo è stato espresso dai legali di Agatino Tuccio, avvocati Enzo Iofrida e Vanessa Furnari: “Considerato l’esito del primo grado ci riteniamo sostanzialmente soddisfatti. Tuttavia attendiamo di leggere le motivazioni per ricorrere in Cassazione”.

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