Giarre, Strisce blu: verso la revoca. Sulla Tosap ancora una batosta per Giarre parcheggi -
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Giarre, Strisce blu: verso la revoca. Sulla Tosap ancora una batosta per Giarre parcheggi

Giarre, Strisce blu: verso la revoca. Sulla Tosap ancora una batosta per Giarre parcheggi

Si profila la revoca dell’affidamento del servizio delle strisce blu in città e la contestuale risoluzione del contratto tra Comune di Giarre e la società Giarre parcheggi, per gravi inadempimenti e violazioni dell’interesse pubblico. La procedura avverrà attraverso l’avvio di uno specifico procedimento amministrativo e l’adozione del provvedimento di risoluzione da parte del Rup.

Come si apprende da fonti qualificate del Comune, si sta predisponendo un atto di indirizzo da approvare in giunta, entro la prossima settimana, garantendo e tutelando il sistema occupazionale connesso.

L’intervento dell’Amministrazione fa seguito alle lettere di pre-licenziamento che la società Giarre parcheggi  ha recapitato ai propri dipendenti annunciando l’intenzione “di cessare la propria attività e che, nelle prossime settimane, sarà deliberata la messa in liquidazione di risolvere, con decorrenza 31 maggio, il rapporto di lavoro, per giustificato motivo oggettivo, in considerazione della totale cessazione dell’attività imprenditoriale tale da non poterla più adibire ad attività lavorativa”.

Frattanto continua a registrare nuovi sviluppi il contenzioso in atto tra Giarre parcheggi e Comune. La Commissione Tributaria Provinciale di Catania, su ricorso della Giarre parcheggi, ha rigettato – dopo due camere di consiglio – le istanze presentate dalla società che gestisce le strisce blu,  relative agli avvisi di accertamento esecutivi Tosap (tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) per gli anni 2016 e 2019, di importo, rispettivamente ammontante a circa 600 mila euro e circa 1,2 milioni di euro.

Il Comune di Giarre ha conferito l’incarico di rappresentanza in giudizio all’avv. Rudy Grasso che, per l’appunto, aveva richiesto il rigetto dei ricorsi e delle istanze di sospensione, rilevando (in ordine soprattutto al fumus boni iuris) che l’Ente, nel luglio del 2018 dichiarava il dissesto.

“Tale circostanza – osserva l’avv. Grasso – sarebbe significativa e di rilevante importanza e in un bilanciamento degli interessi coinvolti (della società e dell’Ente) conseguirebbe che l’interesse pubblico deve essere valutato in maniera attenta e ponderata”. Sulla base di tali difese la Sezione 12 della Commissione Tributaria Provinciale di Catania, ha rigettato le istanze di sospensione e rinviando i ricorsi per il merito al prossimo 24 giugno.

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