Finanziamenti e prestiti personali: il 2022 inizia molto bene con le richieste in aumento -
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Finanziamenti e prestiti personali: il 2022 inizia molto bene con le richieste in aumento

Finanziamenti e prestiti personali: il 2022 inizia molto bene con le richieste in aumento

Il 2022 è iniziato molto bene per il mercato dei prestiti personali, a confermarlo sono gli esperti del portale Prestitimag, che in questi primi mesi del 2022 hanno analizzato molto attentamente l’andamento del mercato finanziamenti.

Il trend di finanziamenti finalizzati e personali è finalmente in rialzo. Dopo il duro colpo della pandemia da Covid-19, che ha costretto i consumatori a risparmiare il proprio capitale, senza rischio di indebitamento, le banche possono tirare un sospiro di sollievo per via delle richieste di prestito.

Trend positivi per il mercato dei finanziamenti: che cosa aspettarsi

Come è stato preannunciato, il trend è finalmente in crescita. Nonostante ci sia un bel divario tra prestiti finalizzati e personali, gli stessi salverebbero l’intero settore. Il dato più critico è infatti legato ai mutui, poiché sempre più spesso sono in forte discesa.

Per il 2022 è previsto un trend rialzista, mentre dai dati attuali si evince e si registra un +25% per i prestiti finalizzati, +12% per quelli personali.

Possedere più capitale potrebbe sembrare scontato, ma garantisce più solidità economica e sicurezza complessiva (oltre che concedere più circolo di denaro). Una formula ad esempio poco conosciuta, almeno in Italia, è la cosiddetta “Buy Now Pay Later”.

Il significato letterale sta per “Compra adesso, paghi dopo”. Un’idea nata per incentivare gli acquisti online, facendo toccare ai consumatori il prodotto per mano, e sfruttare questa strategia per poi convincerli a doverlo pagare.

I prestiti personali in questo caso, favorirebbero il consumismo. Il debitore, avendo più capitale (grazie al credito ottenuto tramite banche e società finanziarie), si sentirà di poter spendere maggiormente rispetto a quando non aveva budget da parte.

Una fascia d’età interessante ed in forte aumento (come richieste di finanziamenti), è quella che comprende gli under 36. Soltanto loro hanno totalizzato il 25% rispetto al totale del settore.

Mutui in forte discesa: la preoccupazione più grande

L’incidenza dei mutui sul totale delle richieste dei finanziamenti, è nettamente minore se confrontata all’interesse complessivo dei prestiti personali e finalizzati. Nonostante lo Stato abbia istituto dei fondi di garanzia per mutui e ristrutturazioni, le domande stentano a decollare.

Il Governo sta pensando inoltre, altre soluzioni per incentivare i giovani all’acquisto di case. Un esempio sono i bonus sulle prime case, oppure alcuni bandi per poter ricevere del denaro a fondo perduto.

Il successo di una simile azione, potrebbe comportare inoltre, un innalzamento generale relativamente agli importi che vengono richiesti in fase di mutuo o finanziamento.

Una crescita che servirebbe proprio ad aumentare la media degli importi totali, dato che se si prendesse come riferimento lo studio condotto dal Barometro del Credito alle Famiglie, nel 2021 le famiglie italiane e single, hanno richiesto complessivamente circa 8.651 euro (rispetto ai 9.124 € dell’anno 2020 e 9.512€ del 2019).

Approfondendo i dati, nei due fronti troviamo una opposizione notevole, i finanziamenti finalizzati hanno registrato6,8% rispetto all’anno 2020, richiedendo mediamente 6.249 euro.

Sul fronte opposto, ad andare meglio sono i prestiti personali, che grazie all’importo medio di 12.909 euro hanno guadagnato un bel +3,3%.

Il debitore italiano medio, preferisce non correre il rischio indebitarsi, tanto che il 53% degli italiani che accedono al credito, preferiscono ottenere importi inferiori a cinque mille euro. Mentre il 18,6% richiede cifre che vanno dai 10.001 a massimo 20.000 euro.

Le statistiche si concludono con il 16,2% per coloro che fanno richieste per ottenere tra i 5.001 e 10.000€.

L’interesse di chi richiede l’accesso al credito, è di poter allungare i tempi di rimborso senza dover sborsare una cifra ingente per i tassi di interesse.

Anche in questo caso il divario tra il piano d’ammortamento dei finanziamenti personali e quelli finalizzati, è evidente. Per i primi, in media una famiglia italiana sottoscrive un contratto per estinguere il debito dopo 5 anni.

Per i prestiti finalizzati invece, l’intenzione è quella di estinguere il debito nel giro di 3 anni (o poco meno).

In conclusione possiamo affermare che il 2022 sembrerebbe un anno roseo grazie alla crescita immediata relativa alle richieste di prestito. Fanno ben sperare per banche e società finanziarie, anche gli under 26, le cui richieste di accesso al credito hanno contribuito all’innalzamento del trend di mercato.

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