Potrebbe essere assegnata a una eventuale proposta di legge nazionale la petizione on line, lanciata su change.org dal prof. Rosario Melissa, per chiedere interventi per la rimozione della cenere vulcanica e per fronteggiare una situazione (quella delle piogge di sabbia dell’Etna) che da straordinaria negli ultimi mesi, in questa zona, è diventata ordinaria.

Nella petizione, che ha superato le 2500 firme, si sottolinea che «Il cittadino non può pagare le normali tasse che gli altri pagano per avere condizioni decisamente normali e civili rispetto a ciò che noi viviamo da più di 4-5 mesi a questa parte».

Vengono quindi chiesti piani di azione, alla stessa stregua dei paesi montani che adottano delle programmazioni predefinite per lo sgombero della neve in inverno. E poi «Aiuti dallo Stato per le pulizie di tetti e grondaie di edifici pubblici e privati». E «Deroghe di almeno 6-12 mesi per le quote Tari regolamentate da normative regionali o statali e finanziamenti ai Comuni in sostituzione di tali quote». Chieste anche «Azioni mirate per sostenere le persone che a causa di tale situazione soffrono o soffriranno di patologie respiratorie, danni alla vista e tutte quelle condizioni di salute legate all’aria insalubre che ormai da mesi caratterizza la nostra zona ».

Le petizioni su change.org, essendo solo on line, vengono spesso sottovalutate. Invece questa è stata presa in considerazione dalla Camera dei Deputati, a cui Melissa l’aveva inviata. Un funzionario, infatti, ha contattato il promotore per chiedere l’integrazione di alcuni documenti al fine di potere assegnare la sottoscrizione per una eventuale proposta di legge.

La petizione era stata inviata anche ad altre istituzioni che, almeno sinora, restano in silenzio.