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Politica a Santa Venerina, avvicendamenti in Giunta e in Consiglio

Politica a Santa Venerina, avvicendamenti in Giunta e in Consiglio

Una giornata importante ieri per la politica santavenerinese. A metà sindacatura, due nuovi assessori fanno ingresso in giunta: Maria Assunta Vecchio e Fabio Sorbello entrano nella compagine amministrativa al posto dei dimissionari Giuseppe Fresta (che resta consigliere comunale) e Sebastiano Garozzo.

Fabio Sorbello si è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale di Santa Venerina, come pure Maria Assunta Vecchio si è dimessa da consigliere. Ieri sera durante la seduta del civico consesso, convocata dalla vice presidente Sandra Patanè, si è tenuta la surroga.

A Fabio Sorbello è subentrata Alessandra Arcidiacono, a Maria Assunta Vecchio è subentrato Sebastiano Luca Consoli.

Giuseppe Grasso è stato eletto presidente del Consiglio comunale, con i soli voti della maggioranza, la minoranza, infatti, si è astenuta. Ai due nuovi assessori ancora non sono state conferite le deleghe.

Il sindaco Salvo Greco, in aula, ha ripercorso quanto fatto dalla sua amministrazione sinora, parlando, tra l’altro, di importi lavori in varie scuole, della gara d’appalto per i lavori al parco di Cosentini e a breve di un’altra gara d’appalto per lavori al campo sportivo.

Novità anche per l’opposizione che ieri ha ufficializzato il nuovo simbolo il nuovo nome “Insieme per Santa Venerina”. «Siamo fermamente convinti e determinati – si legge in una nota – a fare ancora meglio ed ancora di più. Sentiamo viva la responsabilità di essere promotori di idee ed iniziative, perché non contano solo i numeri in consiglio. Conta soprattutto la voglia di esserci, di partecipare, di aprirsi al confronto con le persone e di dare un senso autentico al nostro ruolo di consiglieri comunali».

I consiglieri di minoranza Sandra Patanè, Giovanni Russo, Salvatore Di Bartolo e Alfina La Piana hanno dato un sincero benvenuto e un augurio di buon lavoro ai nuovi consiglieri di maggioranza e ribadito la necessità di imprimere ai lavori del Consiglio e delle relative commissioni consiliari uno slanci significativo. «Non basta sedere in Consiglio comunale, bisogna soprattutto lavorare sul territorio. Non sarà mai il nostro gruppo di minoranza a tirare il freno alle iniziative giuste per la collettività – dichiarano i consiglieri – .Il nuovo presidente del Consiglio è frutto di scelta della sola maggioranza. Da parte nostra non ci sono né i tempi né i contenuti per condividere una tale decisione politica».

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