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Riposto, via libera del Consiglio al Piano delle Alienazioni e valorizzazioni

Riposto, via libera del Consiglio al Piano delle Alienazioni e valorizzazioni

 

Disco verde del Consiglio comunale (12 voti favorevoli e 3 astenuti) al nuovo Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari del Comune di Riposto. L’assessore al Patrimonio Nella Casabella, ha illustrato in aula il Piano delle alienazioni  che – ha rimarcato –  “è, di fatto, uno degli atti propedeutici al bilancio, attraverso il quale l’ente individua i beni da alienare e da valorizzare.

L’obiettivo, nella parte riguardante le alienazioni, punta al raggiungimento degli equilibri di bilancio e soddisfare il piano di rientro scaturente dall’accumulo di debiti ereditati dalle passate amministrazioni.

Sostanzialmente sono stati riconfermati i beni storici con l’inserimento di nuovi tra terreni (zona Immacolata), mini aree individuate nella zona di corso Sicilia e un terreno, sito nel “Pip” di Carruba, residuo rispetto ai lotti del piano artigianale e, senza capacità edificatoria. Rivolgo un plauso alle commissioni attente nella scrupolosa analisi degli atti posti alla loro attenzione e del Consiglio comunale. Il passo successivo – ha evidenziato l’assessore Casabella –  è quello di concretizzare quanto contenuto nel piano, approvato in seduta consiliare, a cominciare dall’emanazione di bandi pubblici, attraverso i quali assegnare i beni destinati alla vendita”.

Il Consigliere di maggioranza Carmelo D’Urso (FdI) ha presentato due emendamenti – entrambi votati all’unanimità – su alcuni beni patrimoniali dell’ente da valorizzare. “Il primo riguarda l’inserimento tra le valorizzazioni di uno spazio di circa 700 mq,  mai contemplato nel patrimonio immobiliare. Riqualificarlo ed attrezzarlo – ha rimarcato D’Urso – renderebbe più decoroso il quartiere di via Immacolata Ovest.
Il secondo emendamento, riguarda, invece,  il campo sportivo  Corvaja.  In questo caso si inserisce la possibilità di darlo in concessione con l’auspicio che un privato possa investire in quest’area realizzando una struttura di pubblica utilità, rivitalizzando quello che a ragione viene considerato un “cofanetto” di ricordi per tutti i ripostesi”.

 

 

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