Catania, decapitata la ‘mafia’ nigeriana dei “Maphite”: 28 fermi della polizia -
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Catania, decapitata la ‘mafia’ nigeriana dei “Maphite”: 28 fermi della polizia

Catania, decapitata la ‘mafia’ nigeriana dei “Maphite”: 28 fermi della polizia

Nuovo colpo alla tratta degli essere umani gestita da una sorta di mafia nigeriana che usa anche riti di varia natura oltre alla violenza e all’intimidaizone per gestire i migranti e tenerli sotto minaccia per vari motivi ed interessi economici sul territorio europeo, italiano e siciliano in particolare.

La Polizia di Stato di Catania, su delega della Dda etnea, ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 28 persone, prevalentemente nigeriane, appartenenti alla confraternita cultista dei “Maphite”, organizzazione criminale transnazionale con sede in Nigeria e basi nei Paesi europei ed in diverse regioni italiane.

In particolare è stata decapitata la cellula operativa siciliana “Family Light house of Sicily”; gli investigatori hanno il capo dell’organizzazione, i suoi responsabili di zona ed altri affiliati rintracciati nel resto della penisola.

Nel corso delle indagini è stato possibile documentare diversi summit svolti tra i vertici dell’organizzazione.

La confraternita cultista dei “Maphite” è una sorta di novità per le indagini italiane e si aggiunge a varie amtre mafie di importazione africana con cui gli investigatori italiani si sono confrontati negli anni scoprendo un mondo di sette, religioni usate a scopi criminali, riti vodoo e tanto altro allo scopo di intimidire e tenere legati agli aguzzini le loro vittime.

Su questa nuova organizzazione cultista si sapeva poco tanto che gli inquirenti hanno dovuto intercettare vari summit per ricostruirne gli scopi e le modalità operative e risalire ai responsabili dei vari traffici che hanno tutti origine, comunque, dalla tratta di persone necessarie per i vari scopi della parte criminale dell’organizzazione.

Gli inquirenti hanno ricostruito viaggi e cellule dell’organizzazione e attività gestite sul territorio siciliano tali da indurli a chiedere e ottenere i fermi quali indiziati di delitto per i 28 destinatri del provvedimento odierno. Dell’inchiesta si saprà di più non appena saranno stati ultimati i fermi e le perquisizioni consequenziali.

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