Cos'è e come funziona il riconoscimento facciale? -
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Cos’è e come funziona il riconoscimento facciale?

Cos’è e come funziona il riconoscimento facciale?

Le mascherine sono diventate parte integrante della nostra vita: gli ultimi mesi ci hanno messo a dura prova, e una delle nuove regole per tornare ad uscire è proprio indossarle per proteggere noi e gli altri, e rimetterci in cammino verso la vita che conoscevamo.

Però se da una parte è una sicurezza da un punto di vista sanitario, può non esserlo allo stesso modo nella vita quotidiana perché non si sa chi possa starci dietro. Ecco per quale motivo si sta considerando l’idea di un riconoscimento facciale con mascherine, al fine di poter identificare il volto della persona che le indossa.

Cosa è il riconoscimento facciale?

Si tratta di una cosa molto diffusa oggigiorno: si basa su una tecnica biometrica che identifica una persona utilizzando i suoi tratti facciali. Esistono varie modalità di riconoscimento, ma la maggior parte funzionano riconoscendo i punti nodali di un volto umano.

Si misurano i valori di un viso per identificarlo in modo abbastanza esatto, permettendo così di identificare accuratamente un volto. Unendo questa tecnica alla ricostruzione 3D si va oltre i limiti che fino ad oggi si sono incontrati, dando vita a nuove tecnologie che identificano i volti in maniera quasi perfetta.

Questa tecnica presenta sia vantaggi che svantaggi, vediamoli ed analizziamoli:

Vantaggi:

  • Le immagini del volto si possono ottenere senza il contatto con la persona, catturando le immagini a distanza;
  • È una misura di sicurezza ottima, che può collocare una persona in un determinato momento e luogo, permettendo di stabilire dove fosse in un momento preciso;
  • Oltre a tutto questo, è una delle tecniche biometriche meno costose che esistano.

Svantaggi:

  • Le cattive condizioni di luce possono influire sul riconoscimento: se la luce non è ottimale la ricostruzione del volto può non risultare buona.
  • Non riconosce le espressioni umane, quindi al variare delle stesse il riconoscimento potrebbe essere compromesso.

Come funziona il riconoscimento facciale

Esistono principalmente 3 tecniche, vediamole tutte.

  • Riconoscimento di base: utilizza i filtri dei social. La fotocamera del dispositivo con cui si fa la foto trova le caratteristiche del volto concentrandosi su naso, occhi e bocca. Dopodiché utilizza algoritmi che calcolino in che direzione guarda, le angolazioni della bocca ecc. Questo software è da classificare come ricercatore di volti, piuttosto che riconoscimento facciale.
  • Sblocco del dispositivo con il volto: molti smarthphone hanno questa funzione, che consiste basicamente nello scattare una foto del volto con cui il dispositivo misura i tratti del viso, che saranno quelli che sbloccheranno il telefono ogni volta. L’attendibilità cambia da dispositivo a dispositivo, alcuni sono veramente accurati mentre altri hanno un livello più basso.
  • Identificare un volto sconosciuto: questo è quello che viene utilizzato come misura di sicurezza, in cui il software cerca un volto all’interno del database e lo associa ad un nome.

La maggior parte dei dispositivi, fanno foto in 2D, che non sono sufficientemente accurate per permettere una ricostruzione facciale ottimale, specialmente con mascherine indosso. Su questa tecnologia influiscono moltissime variabili, come la luce, che può dar luogo a falsi positivi e creare problemi.

Per ovviare a questi problemi bisogna affidarsi alla tecnologia 3D che grazie a sofisticati software e meccanismi, può ricostruire un volto in maniera quasi perfetta eliminando il problema dei falsi positivi.  Viene utilizzato il lidar, una sorta di misuratore che tramite una specie di laser proietta sul viso dei punti di luce che o andranno a misurare in maniera molto accurata e affidabile.

Per risolvere il problema del buio, si utilizza una termocamera che rileva il calore emanato dagli oggetti che inquadra; è capace di rilevare le più piccole variazioni di temperatura su oggetti di piccole dimensioni, il che la rende perfetta in ambito di riconoscimento facciale.

Un enorme problema: la privacy.

In molte nazioni del mondo questo riconoscimento ha provocato reazioni da un punto di vista della riservatezza. Le autorità hanno dovuto ammettere che il riconoscimento facciale non solo è altamente invasivo della vita privata delle persone, ma che nonostante il grande potenziale i problemi da risolvere in ambito di falsi postivi, sono ancora molti.

Questo aspetto è ancora oggetto di discussione in molti paesi, perché non è affatto facile conciliare interessi privati con interessi pubblici. Siamo in un contesto molto delicato, perché anche prendendo in considerazione una dichiarazione che autorizza l’utilizzo di questi dati, non è possibile obbligare tutti a firmarla, e si torna così all’inizio.

Esperimenti ne sono stati fatti molti, si sono emanate molte leggi in merito ma ancora oggi i dubbi sono molti e senza soluzione, nonostante il momento che stiamo vivendo richieda risposte adeguate e stringenti.

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