I gestori degli stabilimenti balneari siciliani incominciano a sperare che la stagione balneare 2020 possa ancora partire.
L’ordinanza firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci, in vigore dalla mezzanotte di ieri 18 aprile, restringe i divieti e oltre a permettere di fare jogging vicino casa, ai disabili di fare una breve passeggiata accompagnati sempre vicino l’abitazione, permettere le consegne a domicilio dei generi alimentari la domenica e nei festivi, curare l’orto e fare la manutenzione delle campagne soprattutto per attivare misure contro gli incendi, dà la possibilità ai titolari degli stabilimenti balneari di cominciare a preparare la stagione estiva sistemando le cabine e pulendo gli arenili.
E’ consentita l’attività di manutenzione, montaggio e allestimento degli stabilimenti balneari, nonché la pulizia della spiaggia di pertinenza. L’impresa esecutrice è tenuta a garantire nelle aree di cantiere il rispetto delle normative di settore, il distanziamento sociale e ogni altra misura finalizzata alla tutela dal contagio, avendo cura di interdire l’accesso ai non addetti ai lavori.
Nelle frazioni mascalesi di Fondachello e S.Anna, dove si vive principalmente di turismo, i gestori dei lidi incominciano a tirare un sospiro di sollievo, sempre con le opportune cautele, nella speranza di potere avviare in tempi brevi la stagione e salvare il salvabile.
“Mettendo in atto tutte le condizioni di sicurezza per i nostri clienti, nel rispetto delle disposizioni regionali e nazionali, sicuramente avvierò la stagione nel mio lido”, afferma Gaetano Portogallo, gestore di uno stabilimento balneare sulla costa mascalese. “Secondo alcuni infettivologi c’è la possibilità che il caldo e il mare possano avere effetti positivi contro il Coronavirus. Il problema è la troppa vicinanza dei bagnanti alla spiaggia – spiega Portogallo –. In attesa di altre indicazioni, intanto la Regione ci ha dato indicazioni per potere incominciare a preparare la stagione”.
Molti gestori sono quindi pronti ad aprire i loro stabilimenti ma solo se sarà possibile garantire la sicurezza per i villeggianti e i dipendenti, per cercare di salvare centinaia di aziende e posti di lavoro che gravitano attorno al settore turistico.
Le parole d’obbligo per la prossima stagione estiva 2020 restano comunque “incertezza e prudenza”. “Incertezza”: non sono ancora chiare le modalità di gestione delle spiagge e dei servizi turistici e dal Governo Nazionale non arrivano indicazioni certe; “Prudenza”: non vanificare i risultati raggiunti in questi mesi dalle azioni di contenimento e contrasto della pandemia di Covid-19.







