Coronavirus i sindaci del distretto di Giarre in video conferenza “cavalcano” la proposta del Comitato -
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Coronavirus i sindaci del distretto di Giarre in video conferenza “cavalcano” la proposta del Comitato

Coronavirus i sindaci del distretto di Giarre in video conferenza “cavalcano” la proposta del Comitato

Senza idee, mutuando in ritardo quelle degli altri. Per la seconda volta in poche settimane i sindaci del distretto sanitario provano ad alzare la voce sul potenziamento dell’ospedale di Giarre. La conferenza dei 10 Sindaci del Distretto Sanitario in presenza del Senatore della Repubblica Cristiano Anastasi si è riunita ieri sera in videoconferenza (assente per altro impegno istituzionale il sindaco di Linguaglossa) per affrontare il tema della sanità del territorio nel periodo dell’emergenza Coronavirus.

Le Istituzioni riunite hanno rimarcato gravi carenze organizzative e rischi connessi all’impossibilità del sistema sanitario di fare fronte, adesso ed in prospettiva, a tutte le richieste di interventi che arrivano e che a giorni potrebbero acutizzarsi.

Evidenziata dai partecipanti, anche la promiscuità in atto all’interno del P.O. di Acireale tra i pazienti Covid e non. Ciò avviene perché attualmente il reparto adibito ai pazienti positivi è attrezzato al terzo piano, il pronto soccorso al piano terra e la radiologia al piano sotterraneo del nosocomio, per cui gli spostamenti dei pazienti infetti avvengono attraverso aree comuni occupate da pazienti e dai loro familiari non Covid, determinando gravi rischi di contagio. A lanciare il caso era stato il Comitato Rivogliamo l’ospedale che proprio ieri, mettendoci  la faccia e le responsabilità hanno presentato un esposto alla Procura di Catania.

I Sindaci, come detto, in ritardo e con iniziative fotocopia,  si sono detti concordi nel “pensare che in questa guerra si voglia sparare a salve quando sarebbero necessari mezzi e strumenti più idonei ed efficaci e sottolineano che occorre una immediata risposta ai bisogni sanitari del territorio, anche in termini di prevenzione rispetto alla situazione emergenziale in corso, ritenendo responsabili le istituzioni sovraordinate, qualora si verificassero carenze di posti letto, rispetto alle necessità del territorio. Anziché allestire ospedali in emergenza, occorre immediatamente programmare, in un’ottica di prevenzione dei futuri bisogni sanitari, l’apertura e l’allestimento del presidio ospedaliero di Giarre.

Per questo motivo i rappresentanti delle Istituzioni locali reclamano una sollecita risposta, da parte delle Istituzioni regionali e della dirigenza dell’ASP, alla lettera inviata qualche giorno fa, circa la possibilità di riaprire ed attrezzare l‘ospedale di Giarre con il pronto soccorso ed attivare fino a 90 posti letto che potranno essere utilizzati dalla sanità pubblica nelle modalità che riterrà più opportune è più strategiche nell’organizzazione dell’emergenza covid-19 dei territori di Acireale e Giarre”. Lettera che, occorre ricordare, non è stata tenuta in considerazione dalla Regione e men che meno dal direttore generale dell’Asp.

Secondo i sindaci del distretto, così come ribadito dai cittadini e comitati l’ospedale  di Giarre “potrebbe accogliere infatti reparti più esposti a rischio contagio e traslocati da Acireale o, in alternativa, accogliere tutti i pazienti colpiti dal contagio”.

I Sindaci chiederanno con urgenza “una videoconferenza con la Presidenza della Regione e l’Assessorato Regionale alla Sanità in presenza della Direzione Generale dell’ASP per discutere di tale opportunità nell’interesse delle comunità rappresentate”.

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