Inchiesta Telecom, rinvio a giudizio per l'ex sindaco di Giarre Sodano e il dirigente Lipari VD -
Catania
13°

Inchiesta Telecom, rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Giarre Sodano e il dirigente Lipari VD

Inchiesta Telecom, rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Giarre Sodano e il dirigente Lipari VD

VIDEO: LA NOSTRA INCHIESTA SUL CASO TELECOM 

Nuovi guai giudiziari per l’ex sindaco di Giarre Teresa Sodano, l’ex dirigente finanziario Letterio Lipari e un dirigente della Telecom, Angelo Di Menza. Il Gup di Catania Giancarlo Cascino, su richiesta dei pubblici ministeri Barbara Laudani e Alfio Fragalà, ha disposto il loro rinvio a giudizio per concorso in abuso d’ufficio.

In concorso tra loro con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi  – si legge nell’atto giudiziario – l’ex sindaco Sodano e il dirigente finanziario in aspettativa, Letterio Lipari, agendo nello svolgimento delle rispettive funzioni, in violazione dei principi di trasparenza e pubblicità dell’agire amministrativo, senza previa pubblicazione di bando di gara, procedevano ad un affidamento diretto.

Il processo scaturisce dall’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza della Compagnia di Riposto riguardo i rapporti intercorsi tra Comune di Giarre e Telecom Italia, tra il 2007 e il 2010 in relazione ad alcuni contratti (complessivamente 5). Vicenda che in esclusiva è stata seguita in questi anni da Gazzettinonline e Niente Limiti, attraverso una serie di inchieste e interviste esclusive.

Al centro della vicenda giudiziaria alcuni servizi telefonici, per i quali l’ente comunale versava i corrispettivi, senza che i predetti servizi e le forniture previste venissero effettivamente erogati ed utilizzati dal Comune. Sotto la lente di ingrandimento anche l’affidamento diretto – bypassata anche in questo caso la procedura del bando pubblico – del servizio Umpi, rete elettrica efficiente e di ultima generazione, per un importo di circa 2 milioni di euro.

Nell’inchiesta della Guardia di finanza c’è anche l’ammodernamento della pubblica illuminazione, complessivamente 4114 punti luce, per il quale era stato originariamente predisposto un progetto di finanza, successivamente revocato, poichè respinto dalla Ragioneria generale che aveva restituito la proposta per “carenza di fondi”.

E inoltre la determina del 2 aprile 2012 relativamente al contrato di leasing per il noleggio e la manutenzione del servizio Digitai Signage; la manutenzione del servizio Earlv Warning. Secondo l’accusa, i tre imputati, che dovranno comparire il prossimo 8 ottobre davanti ai giudici della Terza sezione penale del Tribunale di Catania, avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a Telecom Italia.

E questa mattina, in virtù di questo nuovo procedimento giudiziario, la Giunta comunale, con propria delibera ha formalizzato la costituzione di parte civile dell’ente, poiché parte offesa assieme all’Ati dell’imprenditore di Linera, Rosario Fresta (nella foto a sinistra).

Potrebbero interessarti anche