Giarre, video sorveglianza questa sconosciuta -
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Giarre, video sorveglianza questa sconosciuta

Giarre, video sorveglianza questa sconosciuta

La raffica di furti che sta suscitando non poca apprensione a Giarre e pone l’accento sul tema della video sorveglianza che è stato uno degli argomenti al centro del recente tavolo in prefettura. Gli edifici pubblici, eccetto qualche rara eccezione, sono sprovvisti di video sorveglianza. Le scuole, in particolare, sono quelle maggiormente esposte ai pericoli di furti per la negligenza delle amministrazioni che si sono susseguite negli anni. Nella scuola media Montalcini di viale Libertà, ad esempio, recentemente teatro di un furto organizzato su misura, i malviventi hanno agevolmente raggiunto una finestra del plesso e quindi le aule al primo piano dell’edificio, trafugando 6 computer che alimentano le lavagne multimediali, spostando la direzione delle diverse telecamere della scuola, nell’intento di non farsi riprendere. Telecamere, invero, posizionate in diversi punti nell’area perimetrale dell’edificio che, si è poi scoperto, non erano funzionanti. A renderlo noto la stessa dirigente scolastica Rosaria Stella Cardillo che da lungo tempo sollecita il Comune ad attivare nella scuola pubblica una linea telefonica di rete fissa che, nel caso in cui fosse stata in funzione, di certo  avrebbe consentito agli impianti di collegarsi telematicamente con la centrale operativa dei carabinieri.

Peraltro si apprende che le medesime telecamere sono sprovviste del registratore DVR dotato di vari canali per connettere i dispositivi e del relativo hard-disk che costituisce la memoria del sistema di videosorveglianza. Altri edifici pubblici di pertinenza comunale risultano al momento esposti a furti, in assenza di nessun tipo di sistemi antintrusione. E’ il caso del cimitero di Trepunti, che, neanche a dirlo, di recente è stato teatro di un anomalo furto di attrezzi da giardinaggio e persino di una motapedestinata alla demolizione. Oltre al cimitero, necessitano di essere adeguatamente protetti, il settecentesco palazzo della Cultura di piazza Macherione che ospita al piano terra l’archivio storico della città. E ancora: la biblioteca comunale, il palazzo di via Principessa Jolanda, sede dell’Ufficio tecnico del Comune, il centro polifunzionale (ex pescheria) di via Calderai, l’area del Camposanto vecchio, il mercato ortofrutticolo, la delegazione comunale di Macchia. Un lungo infinito elenco. 

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