Giarre, furto armi al Comune: nuovo sopralluogo dei carabinieri della Sis. L'appello del presidente di Confcommercio, Lo Pò -
Catania
18°

Giarre, furto armi al Comune: nuovo sopralluogo dei carabinieri della Sis. L’appello del presidente di Confcommercio, Lo Pò

Giarre, furto armi al Comune: nuovo sopralluogo dei carabinieri della Sis. L’appello del presidente di Confcommercio, Lo Pò

Nuovo sopralluogo stamane dei carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del comando provinciale di Catania, sotto il coordinamento del cap. Stefano Santuccio, nelle zone antistanti il palazzo comunale teatro venerdì notte del clamoroso furto di armi e munizioni custoditi nella piccola cassaforte murale, della stanza del comandante della polizia municipale.

Una azione da professionisti del crimine, ancorchè in un municipio privo di video sorveglianza e con un sistema di allarme blando, quasi “casalingo” che è stato neutralizzato dopo avere tranciato di netto i cavi di collegamento (foto a sinistra).

I militari dell’Ama questa mattina hanno ispezionato il muro di cinta che separa l’ex storica centrale elettrica dei Di Mauro di via Madonna delle Grazie dal cortile del municipio. Muro che, a differenza di quello che funge da parapetto della villetta alle spalle del cortile-autoparco, sarebbe facilmente superabile anche senza l’ausilio di una corda.

I carabinieri starebbero quindi verificando con molta attenzione questa ipotetica via di fuga che avrebbe consentito ai componenti del commando di giungere in via Madonna delle Grazie e da lì verso la vicina via Callipoli. Un’area, quest’ultima, che risulta coperta da alcune telecamere: quelle private di alcuni residenti e quelle ad infrarossi di un istituto di credito.

Le indagini proseguono nel massimo riserbo anche attraverso una attenta visione delle immagini registrate tra le 20 e le 24 nella zona del municipio.

Intanto sulla grave vicenda interviene con una nota il presidente della Confcommercio, Attilio Lo Pò

“Quanto accaduto lo scorso venerdì nella Casa comunale di via Callipoli non è stato un furto per “armare” qualcuno per chissà quale azione criminosa, è stato un gesto di sfida, magari per rivenderle al mercato nero, assimilabile all’incendio del ceppo di Natale, in piazza Duomo,  nella notte dell’antivigilia di Natale, un’intimidazione da parte di qualcuno che vuole la fine di questa città; ed è per questo che adesso sarebbe il caso che i giarresi si stringano a cerchio per fare da scudo, mettendo da parte divisioni, colori politici e divergenze facendo nascere, già dalle nuove generazioni, quel senso di attaccamento e campanilismo che a Giarre è sempre mancato.

Oggi – rileva Lo Pò – la situazione è sicuramente molto complicata ma sono certo che guardando al futuro e alla Città, senza interessi esclusivamente personali, si possa ancora risorgere, basta volerlo, mettendoci ognuno del nostro, riportando magari nelle scuole quell’educazione civica, che secondo me manca a tanti. Bisognerebbe imparare a rispettare la città e non pretendere che siano gli altri a farlo per noi; rispettare le regole e farle rispettare; essere per primi noi da esempio per gli altri anche con azioni plateali, rimproverando chi non si comporta da cittadino modello senza girare la testa dall’altra parte.

Questo credo che sarebbe un buon viatico per tornare ad essere una città, poi la politica avrà sicuramente una base su cui lavorare e se con queste condizioni non sarà in grado di fare nulla di concreto allora dovrà lasciare e dare spazio a qualcun altro”.

Potrebbero interessarti anche