Ipab Marano Giarre, il grido di allarme di due ex operatrici -
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Ipab Marano Giarre, il grido di allarme di due ex operatrici

Ipab Marano Giarre, il grido di allarme di due ex operatrici

A poco più di 8 mesi dalla chiusura dell’Ipab Leonardo Marano è pervenuta una nota indirizzata all’amministrazione comunale e al consiglio a firma di due operatici socio sanitarie entrambi assunte all’interno dell’Ipab, creditrici di ben 74 mensilità di trattamento, rimaste senza lavoro dopo la cessazione dell’attività assistenziale della Marano. Si tratta di un accorato appello rivolto alle istituzioni comunali nel quale si sollecita l’applicazione della vigente legge regionale 22/1986 (disciplina trasferimento debiti, crediti, patrimonio e personale delle Ipab in scioglimento al Comune di residenza); da qui la richiesta dell’immissione delle due operatrici disoccupate, per trasferimento, nel ruolo organico del Comune di Giarre, atteso che,  a parere delle due ex dipendenti della Marano, sarebbe possibile, essendo il loro un rapporto di lavoro regolato dal contratto vigente per i dipendenti comunali”.

Le due operatrici disoccupate in alternativa chiedono di “essere temporaneamente trasferite al Comune di Giarre, in attesa delle inevitabili determinazioni regionali, mediante ricorso all’istituto del comando di personale pubblico impiegato altrove, da destinare a ruoli scoperti per ragioni varie, al fine di garantire servizi per la comunità. Frattanto all’Ipab “Marano” di via Luigi Orlando, dopo la cessazione dell’attività, nonostante i solleciti inoltrati alla Regione dall’ex presidente del cda della “Leonardo Marano”, Sebastiano Russo, non si è insediato nessun commissario o un organo speciale per la gestione della struttura pubblica.

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