Strade pattumiera. Giarre è anche questi. Due importanti arterie cittadine, la via Damasco e la strada provinciale Baglio-Codavolpe che svolgono una funzione strategica in tema di mobilità, da lungo tempo sono assediate da numerose micro discariche. Rifiuti in larga parte ingombranti, tra cui quelli nocivi, primeggiano sul selciato; cumuli che aumentano a dismisura con il trascorrere dei giorni e delle settimane, in assenza di interventi di bonifica.

Nella parte alta della popolosa frazione giarrese di Macchia, la via Damasco che si estende per oltre un chilometro, offre uno spettacolo indecoroso: rifiuti abbandonati sul ciglio della strada, micro discariche, disseminate anche a ridosso di un piccolo corso d’acqua, costituite da materiali di ogni tipo tra cui pneumatici,scarti edili provenienti da demolizioni, componenti d’arredo, apparecchi sanitari in disuso,pezzi di carrozzeria d’auto smontate, elettrodomestici in avaria. Rifiuti, specie quelli depositati a ridosso dei torrenti dell’intorno, che rischiano di provocare danni anche di natura idraulica in caso di intense piogge, peraltro in una zona della città particolarmente esposta ai pericoli derivanti dal dissesto idrogeologico.

Decisamente critico il quadro sulla strada provinciale Codavolpe, alla periferia sud della città, non lontano dalla barriera autostradale, che collega Baglio con la zona alta di Macchia.

Ai bordi dell’asse viario, per diverse decine di metri, si notano cumuli di rifiuti in abbondanza (anche nei pressi di un serbatoio idrico comunale) – tra cui materiali anche ingombranti – che restringono pericolosamente, in alcuni punti, le dimensioni della stessa carreggiata, costringendo le auto in transito, in una strada ad alta densità veicolare, ad invadere parte della corsia opposta, per evitare di impattare su rifiutidepositati in strada.