Giarre, una fiaccolata per Sara Parisi. Si mobilita lo sportello Rosa "Mariarita Russo" -
Catania
23°

Giarre, una fiaccolata per Sara Parisi. Si mobilita lo sportello Rosa “Mariarita Russo”

Giarre, una fiaccolata per Sara Parisi. Si mobilita lo sportello Rosa “Mariarita Russo”

L’ennesimo caso di femminicidio, il secondo a Giarre nel volgere di qualche anno, ha messo in moto una valida iniziativa dello sportello rosa antistalking e antiviolenza dell’associazione “Rhea – Mariarita Russo” che ha organizzato per giovedì 3 gennaio 2019, alle 17.30, una fiaccolata con partenza dall’abitazione di Sara Parisi ad Altarello.

L’uccisione di Sara Parisi per mano dell’ex marito ha smosso le coscienze. Lo sportello rosa si è subito attivato e con l’occasione ricorda che chiunque avesse necessità di aiuto può rivolgersi a questi numeri: 1522 o 331 1298323.

E sul fatto di sangue di Altarello si susseguono le reazioni. Il dolore per l’ennesima donna uccisa al culmine di un atto di violenza ci addolora e macchia di amarezza questi ultimi giorni del 2018. Oggi è toccato a Sara Parisi, ieri a Stefania, Laura, Giordana e a tutte le altre vittime di femmicidio a Catania e nel resto del mondo; sono sorelle, madri, figlie, amiche  cadute per mano di un senso di possesso malato che non possiamo continuare ad ignorare”.

La Cgil di Catania commenta così per bocca del segretario generale Giacomo Rota e della responsabile del Dipartimento di genere, Angela Battista, il femminicidio avvenuto a Giarre.

“La lotta al femminicidio deve essere considerata un’emergenza nazionale e civica al pari della lotta alla mafia, – sottolinea Angela Battista – e come tale deve avvalersi di strumenti sostenuti organicamente dallo Stato e da ogni sua espressione, compresa la scuola e il sistema sanitario pubblico. Anche l’omicidio avvenuto a giarre è stato consumato in strada con un’arma da fuoco. Su questo dovrebbero riflettere i nostri attuali governanti sempre più avviati verso soluzioni estreme sul possesso e la detenzione delle armi  e non certo alla prevenzione”.

Ultimo aspetto, ma non per importanza, quello culturale: “è necessaria la diffusione  di una cultura del rispetto  e del confronto tra i sessi nella più giovane età, così come in quella matura. – conclude Rota – Elemento quest’ultimo non tenuto ancora in sufficiente considerazione dal nostro sistema sanitario ed educativo. Come Cgil facciamo la nostra parte, ma serve un lavoro comune e di livello culturale e scientifico elevato. L’allarme esiste. Inutile e persino stupido negarlo”.

Mario Previtera


Potrebbero interessarti anche