Randazzo, a sorpresa il candidato sindaco Francesco Sgroi mostra il certificato penale e lancia l’iniziativa. -
Catania

Randazzo, a sorpresa il candidato sindaco Francesco Sgroi mostra il certificato penale e lancia l’iniziativa.

Randazzo, a sorpresa il candidato sindaco Francesco Sgroi mostra il certificato penale e lancia l’iniziativa.

Calato il sipario sul voto nazionale, la politica locale apre ufficialmente i battenti della campagna per le amministrative 2018. Mancano ormai soltanto tre mesi al voto per eleggere il sindaco e i sedici consiglieri che siederanno negli scranni del civico consesso.

Il primo a uscire allo scoperto è il candidato sindaco Francesco Sgroi. E lo fa, a sorpresa, mostrando il suo certificato penale.

Il movimento che sostiene la mia candidatura a sindaco – afferma Francesco Sgroi – ha già fissato i criteri e i modi per affrontare questa tornata elettorale ritenendo che il tema della legalità e della presentabilità di chi si accinge a chiedere il voto per ricoprire cariche istituzionali non possa essere un principio soltanto di alcuni, ma debba essere il principio di tutte le forze politiche. Il mio gruppo politico – aggiunge – ha stabilito che, sia il candidato sindaco sia i candidati alla carica di consigliere e gli eventuali assessori designati, anche se esterni alla lista, debbano fornire e rendere pubblico il proprio certificato di casellario giudiziario che riporti la dicitura “Nulla”. Il mio movimento pretende candidati puliti di specchiata moralità perché siamo convinti che la cosa pubblica meriti amministratori senza ombre di sorta. Pertanto, ho accolto la determinazione del mio movimento e affido alle colonne di questo giornale la pubblicazione del mio casellario giudiziale” (clicca e leggi il Certificato Penale).

Sgroi, mostrando il suo status giudiziario, va oltre e ci consegna anche il certificato dei carichi pendenti in cui non risulta, a suo carico, alcun procedimento penale pendente o concluso.

Dopo questa parentesi – conclude Sgroi – mentre gli altri ancora litigano su alleanze e poltrone, noi iniziamo, finalmente, a discutere con gli elettori sul piano programmatico e politico”.

Ultimamente la vicenda degli impresentabili alle elezioni politiche e regionali è saltata alla ribalta della cronaca. Ormai gli elettori sono convinti che candidati sub judice rendano la classe dirigente più incline a certi compromessi che possono contaminare l’intero sistema, ben oltre il proprio movimento o partito.

Gaetano Scarpignato

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