Giarre, ancora una mossa del sindaco: ringrazia Sara Giuffrida e la congeda -
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Giarre, ancora una mossa del sindaco: ringrazia Sara Giuffrida e la congeda

Giarre, ancora una mossa del sindaco: ringrazia Sara Giuffrida e la congeda

I balletti in piazza Duomo sono ormai un ricordo lontano. I trenini, gli abbracci e i canti con le mani alzate al cielo sono acqua passata.

La nota diramata ieri dal sindaco D’Anna suona come un ben servito a Sara Giuffrida. Alla faccia della gratitudine.

Chiariamo subito. Chi scrive ha da subito criticato l’operato dell’esperta a cominciare dalle modalità con le quali gli è stato conferito l’incarico pochi mesi dopo l’insediamento del sindaco. Mostrando un atteggiamento aggressivo, difendendo sempre a gamba tesa il sindaco strenuamente. Anche di fronte all’evidenza dei fatti.

Senza contare le invettive e le scurrili osservazioni dell’esperta che hanno inondato le bacheche virtuali dei social. Persino le sue dimissioni non sono state comprese e forse se la signora Giuffrida avesse mantenuto un basso profilo c’era l’occasione per spiegarlo. E invece no. Ancora frasi sopra le righe e difesa ad oltranza dell’amministrazione sino allo sfinimento.

Poi la svolta. L’ingloriosa uscita di scena di Piero Mangano ha fatto scattare la molla. Basta balletti. Basta difese. Finalmente una reazione di indignazione. Di assoluto pentimento per avere creato quel movimento che ha consacrato D’Anna sindaco di Giarre. E chi doveva dirlo.

Quell’avvocato, scomparso da Giarre per molti anni, storicamente vicino alla parrocchia del Carmine che, timidamente, assieme a Gaetano Cavallaro (oggi nel pool degli avvocati del Comune) in piena era Sodano, aveva creato quell’anonima associazione denominata “Insieme persone” occupandosi della terza età.

Salvo poi virare sui temi populisti come la salvaguardia dell’ospedale, l’invasione delle strisce blu. Conosciamo tutti la storia. Orbene, Sara Giuffrida, per D’Anna, è stata la cometa dal bagliore accecante. Colei che lo ha condotto in municipio alla guida della città. E questo è incontrovertibile. Chi scrive lo ammette senza problemi, con assoluta onestà intellettuale.

Come detto, nel bene o nel male è stata lei a consegnargli lo scettro, salvo poi pentirsene. Non da sola certo. Giusi Savoca, Pippo Leotta e lo stesso ex assessore Piero Mangano – invero l’unico a rendersi conto, in piena campagna elettorale, di essersi schierato, a suo dire, nella coalizione  meno peggio – hanno compreso il fatale errore.

Oggi tutti insieme, uniti dal tarlo della vendetta, sono pronti a sfiduciare quel sindaco non appena ne avranno l’occasione. E Sara Giuffrida? Di certo anche lei avrà un ruolo, nella consapevolezza di avere creduto, osannato e finanche riverito quel sindaco che ha mostrato la vera faccia. E che con mossa da Mr. Bean, si è liquidato nel giro di poco Mangano, Savoca, Leotta e ora la stessa Giuffrida, riservando a quest’ultima un ringraziamento per quel lavoro (non retribuito) svolto dall’esperta nella stesura della nuova pianta organica di prossima attuazione (siamo certi che si tratti di quella della Giuffrida?).

Chiarissimo il messaggio sotteso in quelle poche righe diffuse ieri dal sindaco. “Tale incarico prevedeva la collaborazione dell’esperto in materia di organizzazione delle attività di segreteria di direzione funzionali all’efficacia dell’apparato amministrativo, supporto in materia di organizzazione e gestione del personale, rivisitazione delle procedure di pertinenza. Desidero ringraziare la dott.ssa Rosaria Giuffrida – ha dichiarato il sindaco Angelo D’Anna – per la collaborazione professionale prestata, che al momento si è conclusa nel mese di Dicembre 2017, per l’impegno e la lealtà dimostrata nei confronti del nostro Comune…”.

Per la serie, grazie per il lavoro. Ma adesso fuori dalle balle.

Mario Previtera

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