Suona come un attacco frontale all’amministrazione la nota del Collegio dei Revisori trasmessa alla Corte dei conti (sezione controllo) in risposta ad una precedente richiesta di chiarimenti dell’ottobre scorso, sullo stato di attuazione del Piano di Riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Giarre.

Una relazione impietosa attraverso la quale il collegio dei revisori nel declinare responsabilità manifesta la propria preoccupazione per la grave, quanto inesistente, collaborazione dell’esecutivo. In uno dei tanti passaggi della corposa relazione l’organo di revisione contabile evidenzia di “non avere avuto alcun riscontro all’amministrazione riguardo ad alcune precise azioni suggerite: istituzione di un gruppo di lavoro per il monitoraggio del piano di riequilibrio; approvazione, con urgenza, degli atti di programmazione dell’ente (mancano ancora il Bilancio di previsione 2017/2019 e il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2016); soluzione alla cromica assenza di un responsabile di ruolo nei servizi finanziari”. In buona sostanza il trionfo dell’inettitudine: amministrativa e organizzativa.

I revisori rimarcano imbarazzati anche alcune gravi inadempienze, non lesinando critiche all’esecutivo: ”Nel Bilancio di previsione 2016 – si legge – non è stata prevista alcuna somma riguardo l’attività di recupero evasione tributaria avviata nell’esercizio 2017, mentre, in riferimento all’attività di riscossione del recupero Ici e Tarsu, nonostante la richiesta del Collegio del 13 ottobre scorso, non è stato comunicato dall’amministrazione nessun dato”.

A parere dei revisori vi sarebbero anche degli “errori nelle modalità di calcolo del Fondo crediti dubbia esigibilità”, nel contempo rilevano  “le difficoltà di gestione dell’Ufficio finanziario dell’ente che, inevitabilmente, si riverberano nel lavoro ordinario e nell’effettuazione delle verifiche di cassa e degli agenti contabili che il Collegio ha sino ad ora eseguito”.

Mario Previtera