Giarre: due sedute di Consiglio per nulla o quasi. Anzi, per un dietrofront -
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Giarre: due sedute di Consiglio per nulla o quasi. Anzi, per un dietrofront

Giarre: due sedute di Consiglio per nulla o quasi. Anzi, per un dietrofront

“Tarallucci e vino”. Questa è la frase più appropriata per definire il finale che si è visto durante la seduta di ieri sera in Consiglio comunale, dopo la turbolenta assise di giovedì con la maggioranza spaccata sull’atto di indirizzo presentato dal consigliere Giuseppe Leotta di “Giarre è viva”; atto che intendeva impegnare l’amministrazione a dare priorità nei pagamenti alle cooperative sociali (clicca e leggi Giarre, in Consiglio comunale si spacca la maggioranza: “Città viva” contro “Giarre è viva”).

Dall’opposizione Fabio Di Maria ha accusato la maggioranza di dilettantismo, di avere fatto scadere la politica a Giarre e ha invitato i colleghi di maggioranza a studiare cos’è la politica.

Gli ha replicato Armando Castorina definendo le dichiarazioni di Di Maria “fantapolitica” e spiegando che l’atto di indirizzo era stato presentato nei tempi opportuni e la maggioranza apprezzava anche la condivisione da parte della minoranza. Ma dato che l’amministrazione aveva nel mentre dato seguito ai pagamenti (superando nei fatti l’atto di indirizzo) la maggioranza si sarebbe, in maniera compatta, astenuta al momento del voto.

Francesco Cardillo (accusato da Di Maria di non fare parte di “Giarre è viva” visto che ieri aveva abbandonato pure l’aula) ha replicato di votare pensando sempre all’utilità degli atti, ha smentito lotte intestine, ammettendo però che la questione poteva essere gestita meglio.

Certo è che sono state necessarie due sedute di Consiglio comunale per “non votare” un atto di indirizzo proposto dalla maggioranza e che la stessa, con il suo voto di astensione, ha bocciato… Certo che se non mancano le basi poco ci manca visto che un “problema di comunicazione” tra i gruppi di maggioranza è costato all’Ente un bel po’ in termini di gettoni di presenza (sarebbe potuta bastare una seduta)… Il tutto con buona pace di Giuseppe Leotta costretto ad un clamoroso dietrofront.

Dall’opposizione, Antonella Santonoceto ha, invece, annunciato il proprio voto a favore, in coerenza con tutte le votazioni a favore delle fasce deboli, anche condivise con la maggioranza.

Alla fine l’opposizione ha votato a favore (tranne Giannunzio Musumeci che si è astenuto) e la maggioranza si è astenuta, incluso lo stesso consigliere proponente. Una scena di certo ancora “inedita” a Giarre.

A questo punto è stato trattato l’atto di indirizzo presentato dalla consigliera Rosy Finocchiaro per impegnare l’amministrazione a trasferire la fiera del giovedì e a ridurre, innanzitutto, gli stalli previsti, adeguandoli al numero di operatori ormai effettivamente presenti. L’atto, approvato all’unanimità, ha segnalato anche due siti alternativi alla via Federico II di Svevia: via Mascagni – piazza Immacolata e corso Europa, accanto il Penny Market.

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