Altro che lumache e tartarughe. I tempi lenti della burocrazia al Comune di Giarre in taluni casi rischiano di provocare dei casi politici, specie quando, ci si accorge che si tratta di lentezza indotta. Il 7 dicembre scorso è stata registrata al protocollo del Comune una nota del commissario ad acta Antonio Garofalo con la quale, nel comunicare il suo formale insediamento, in seguito alla mancata approvazione del Rendiconto della gestione finanziaria 2015,  da parte della Giunta comunale, ha fissato in 10 giorni il termine perentorio entro il quale approvare lo strumento finanziario.

Eppure, nonostante la delicatezza del tema e i tempi già strettissimi, la burocrazia ha fatto sì che la nota del commissario protocollata il 7 dicembre scorso, giungesse via Pec a sindaco, presidente del Consiglio e consiglieri, solo il 12 dicembre scorso, ovvero con ben 5 giorni di ritardo.

Sabato 17 è la data ultima per l’approvazione in Giunta del Consuntivo 2015 e fonti ben informate di palazzo confermano che in quella data l’esecutivo difficilmente riuscirà ad ottemperare alla richiesta del commissario ad acta nominato dalla Regione. Inevitabile, pertanto, la richiesta di una nuova proroga.

Il presidente del Consiglio, Francesco Longo, dal canto suo, a quanto pare fortemente contrariato per i continui contrattempi della politica comunale, si accinge a sollecitare l’amministrazione e procedere il più rapidamente possibile all’approvazione del Consuntivo 2015 che dovrà poi essere ratificato in Consiglio comunale.

Domani sera, alle 19, intanto, riprende l’attività del Consiglio comunale con una seduta ordinaria.