Il sindaco, Carlo Caputo, ha comunicato che invierà alla Procura della Repubblica il verbale del Consiglio comunale straordinario e aperto che si è svolto venerdì 2 dicembre per affrontare la vicenda della Farmacia comunale di cui il Comune ha perso la titolarità in seguito a un decreto dell’Assessorato regionale della Salute.

«La seduta del Consiglio comunale del 2 dicembre – spiega il sindaco – è stata aperta e pubblica per volontà della stessa maggioranza. Questa settimana trasmetterò il verbale di quella seduta alla Procura della Repubblica. Perché? Sono stati vari gli interventi, tra cui quello dell’onorevole Alfio Papale, che, in più riprese, ha espresso diversi concetti ma più che altro lanciato insinuazioni come “… Con la complicità di funzionari e politici locali …” ed ancora frasi del tipo “… di sospetto qualcosa c’è e la Regione, se non c’è la complicità di qualcuno all’interno dell’Amministrazione comunale, non poteva fare quello che ha fatto…”. Frasi del genere sono gravi ed offensive se rimangono insinuazioni all’interno di un’Aula. Qui c’è gente perbene ed onesta e le parole vaghe ed allusive destinate ad infondere sospetti ci umiliano oltre a lasciarci l’amaro in bocca».

«Trasmetto – prosegue Caputo – il verbale del Consiglio comunale del 2 dicembre alla Procura nella speranza che gli inquirenti possano chiamare l’on. Papale a dire la propria in una stanza di Tribunale. Magari in Consiglio comunale, in seduta pubblica, non ha potuto dire tutto quanto conosce, mentre nella riservatezza di un colloquio con il magistrato sarà libero di fare nomi ed esporre fatti. Montare “macchine di fango” è un grande errore, perché il fango, si sa, scivola col tempo».

Sulla vicenda della Farmacia comunale sottratta dalla Regione alla gestione diretta del Comune (clicca e leggi Belpasso privata della Farmacia comunale. È polemica) sono in corso approfondimenti da parte del sindaco Caputo. La vicenda ha riguardato nello stesso arco di tempo anche altri tre Comuni della provincia di Catania (Mascalucia, San Giovanni La Punta e Santa Maria di Licodia) dove sono stati adottati dall’Assessorato regionale provvedimenti con modalità analoghe.