Nasce “Mediterraneo, Sicilia, Europa. Progetto Maurizio Caserta” -
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Nasce “Mediterraneo, Sicilia, Europa. Progetto Maurizio Caserta”

Nasce “Mediterraneo, Sicilia, Europa. Progetto Maurizio Caserta”

L’associazione vuole creare valore tramite una ricerca scientifica mirata, un concetto di accoglienza sensata e ben strutturata, la formazione scolastica di minori residenti e migranti che saranno futuri cittadini europei

“Il Nord dell’Europa ha fallito, è il momento del Sud: la salvezza dell’Europa passa anche dalla Sicilia”, ne è convinto Maurizio Caserta (presidente dell’Associazione), il noto economista catanese che ha fondato, insieme ad Aldo Premoli, Marcello Marina ed Emma Averna l’associazione senza scopo di lucro “Mediterraneo, Sicilia, Europa. Progetto Maurizio Caserta”. Si tratta di una realtà associativa che intende svolgere funzioni di interesse generale, in virtù del principio di sussidiarietà orizzontale, inserendosi negli spazi lasciati liberi da istituzioni troppo spesso assenti.

“Mediterraneo, Sicilia, Europa. Progetto Maurizio Caserta” sceglie appunto la Sicilia come punto di partenza per lo svolgimento di tutte le sue attività ispirate ai principi di mutualità, democraticità, spirito comunitario, interazione e integrazione sociale.

casertaL’Associazione si prefigge di contribuire al superamento delle discriminazioni di razza, censo, cultura, religione e orientamento sessuale attraverso pubblicazioni, centri studio, convegni, conferenze e borse a sostegno della formazione scolastica per minori residenti e migranti, i nuovi cittadini europei.

Dice Maurizio Caserta (nella foto a destra): “L’Europa è a un bivio. Ripensarsi, rifondarsi e crescere. Oppure dividersi e distruggersi. La seconda strada è breve e diretta. La prima è lunga e tortuosa. Ma è vitale. Non vi è dubbio dunque su quale va percorsa. Adattandosi all’ambiente e rafforzando i vantaggi competitivi. Nello scenario globale, infatti, l’Europa rischia di soccombere se non riprende autorevolezza e forza. Ma queste possono venire solo da una nuova stagione di responsabilità; una responsabilità verso i suoi cittadini e una responsabilità verso il resto del mondo. Non può aver promesso pace e prosperità e aver restituito tensione e disagio sociale ed economico ai suoi cittadini. Non può aver preteso rispetto dal resto del mondo per i suoi standard di libertà e democrazia, e aver restituito al resto del mondo indifferenza ed egoismo. Proprio perché l’Europa è una grande regione del mondo, essa deve continuare a garantire sicurezza e prosperità ai suoi cittadini, ma deve anche contribuire a risolvere le grandi contraddizioni che ancora affliggono le altre. In questo quadro nessun territorio europeo può tirarsi indietro. In nessun caso può tirarsi indietro la Sicilia, né può sottrarsi ad alcuna di quelle responsabilità. Pur essendo solo una delle tantissime regioni europee, è arrivato il momento di chiedersi non cosa gli altri possono fare per la Sicilia, ma cosa la Sicilia può fare per l’Europa ed il resto del mondo.”

Sono tanti i progetti in cantiere, uno dei quali – appena avviato – è il Centro Studi in partenariato con C.U.M.O., Centro Universitario Mediterraneo. Si tratta dell’unico centro sudi di questo tipo nel Sud Europa e si occuperà di Multiculturalismo, Migrazioni, Sviluppo economico, difesa e sicurezza per tutti i cittadini Europei . Avrà sede a Palazzo Giavanti a Noto. Qui si cercherà di capire quel che sta succedendo, se è vero che le comunità di provenienza e quelle di arrivo possono beneficiare dei fenomeni in atto, dell’utilità della formazione per i migranti immediatamente dopo il loro arrivo e se a questa fase occorre far seguire il rimpatrio o l’integrazione in loco…

L’Associazione Mediterraneo Sicilia Europa vuole essere una parte attiva nella formazione dei nuovi cittadini europei: ecco perché ha istituito delle borse a sostegno della formazione scolastica, ma ci sarà spazio anche per produzioni editoriali, atti di convegni, materiali audio, video e ogni altra forma di comunicazione atta a formare individui capaci di inserirsi e competere nella società contemporanea.

“A fronte di quanto sta accadendo nel Mediterraneo, la Sicilia è già pesantemente e meritoriamente coinvolta e protagonista. Riteniamo che non esista altra strada – continua il presidente Maurizio Caserta – la coesistenza è già presente tra noi. Solo chi si muove in questa direzione protegge la nostra civiltà e lo fa meglio di chi si nasconde dietro improbabili muri. Da questo punto di vista la Sicilia ha molto da insegnare. E da guadagnare. Per la sua reputazione, per la sua anima, e persino per la sua economia sono certo che noi siciliani possiamo rinascere e, nello stesso tempo, indicare all’Europa come si ottimizzano patrimoni storici, culturali, naturalistici – conclude Maurizio Caserta – Sono stufo di parole vuote, di analisi rozze, di strumentalizzazioni, di falsità, di errori, di orrori. Anni d’inerzia, di colpevoli mancanze, sono stati un fertilizzante per degrado e crimini. Tutto a spese del vero siciliano, quello che di un nuovo progetto di Europa può essere parte attiva, di più, può sorreggere, essere cuore pulsante di un corpo finalmente vigoroso. E’ tempo di agire con determinazione”.

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