Calatabiano flagellata dal maltempo -
Catania
18°

Calatabiano flagellata dal maltempo

Calatabiano flagellata dal maltempo

Il maltempo che nelle scorse ore si è abbattuto nella zona ionica non ha risparmiato stavolta il territorio comunale di Calatabiano.

Un fiume di acqua, misto a fango a detriti si è riversato nel primo pomeriggio di ieri, dal torrente Carruba, nel quartiere di Manganelli, alla falde del monte castello, invadendo pericolosamente la via Alcantara e la via Pirato e parte della via Trifirò, con danni alla stradina che conduce dal centro abitato alla collina del castello (dove risiedono due nuclei familiari) e in contrada Piano Piraino, l’area del by –pass della condotta idrica del Fiumefreddo.

Una situazione già vista più volte in passato, a causa di una collina a monte, martoriata dalle frane e dagli incendi, che ha fatto rivivere tra i residenti del quartiere, diversi dei quali anziani, momenti di angoscia durante il violento temporale. Sul posto la polizia municipale, per segnalare il pericolo agli automobilisti in transito verso i Comuni della valle dell’Alcantara, mentre il sindaco della cittadina Giuseppe Intelisano, preoccupato per gli eventuali smottamenti nell’area della condotta idrica, situata a monte del quartiere Manganelli, informava immediatamente della situazione il Responsabile del Dipartimento regionale della Protezione civile Calogero Foti e lo stesso Dipartimento di Catania, che provvedeva, insieme ai tecnici dell’Azienda acque Messina, ad effettuare un sopralluogo in contrada Piano Piraino, al fine di accertare eventuali criticità a seguito del maltempo, anche se solo domani si avrà un quadro chiaro della situazione.

Su tutte le furie il sindaco di Calatabiano Giuseppe Intelisano, per i disagi e il pericolo che si registra ad ogni violento temporale. “Sono stanco io come sindaco, insieme ai miei concittadini che abitano in quel quartiere, ad assistere impotenti a questa situazione, che spero venga al più presto risolta. A ciò si aggiunge – continua – che molte ditte da noi contattate in passato in situazioni di emergenza e condivise con la stessa Protezione civile, si rifiutano adesso di intervenire perché ha distanza di oltre un anno dai primi interventi sul territorio, a seguito della rottura della condotta del Fiumefreddo, ad oggi non sono state pagate. Ciò crea non poche difficoltà nel reperire sul posto mezzi e uomini per un ritorno alla normalità”.

Potrebbero interessarti anche