Giarre: nasce “i volontari del Tuttinsieme” perchè non deve esistere alterità -
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Giarre: nasce “i volontari del Tuttinsieme” perchè non deve esistere alterità

Giarre: nasce “i volontari del Tuttinsieme” perchè non deve esistere alterità

Nei giorni scorsi il parroco della comunità Regina Pacis di Giarre, padre Vittorio Sinopoli, ha annunciato la costituzione del gruppo “I volontari del Tuttinsieme”, libera associazione promossa dal rag. Sebastiano Pennisi e dal M° Lio Tomarchio, il cui scopo è quello di coinvolgere tutti in un progetto volto all’integrazione dei disabili nella società.

pietro-guarnottaDell’iniziativa parliamo col prof. Pietro Guarnotta (foto a destra), scrittore e poeta, uno dei “pilastri” del Tuttinsieme.

“A prima vista potrebbe sembrare una finalità ormai trita e ritrita tanto in ambito mediatico quanto nella sfera istituzionale – ci dichiara il prof. Guarnotta -. Tuttavia, se si analizzano i risultati degli interventi finora posti in atto, verificandoli a livello di ricaduta sociale, ci si accorge subito della profonda discrepanza tra propositi ideali e pratica quotidiana”.

padre-vittorio-sinopoliNon a caso padre Vittorio ha benevolmente accolto e incoraggiato la nascita dell’associazione, accettando di diventarne l’autorevole guida spirituale, l’insostituibile promotore ed il dinamico coordinatore.

“I volontari del Tuttinsieme – aggiunge Guarnotta – si prefiggono, in sincera umiltà ma con la massima fermezza, di raggiungere obiettivi estremamente concreti, che diano tangibile sostanza e viva corporeità alle tante parole, pronunciate o scritte, alla gigantesca mole di documenti (più o meno disattesi), alle belle intenzioni che hanno lastricato una strada ancora interrotta e accidentata. Solo se intraprenderemo il difficile cammino di rinnovamento del nostro cuore, alla luce della Fede e con la forza dell’Amore, riusciremo non solo a raggiungere la meta di attribuire pari dignità ad ogni essere umano, ma a realizzare una unione ove si perde, come anacronistico retaggio d’una mentalità superata, ogni sensazione di alterità (anche nascosta nel profondo inconscio) nei confronti del disabile”.

E scrivere “Tuttinsieme” senza apostrofo è proprio un’apposita scelta che vuole sottolineare l’impronta di unità ed unitarietà che si vuol dare alla neonata associazione.

Mario Vitale

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