Omicidio di Riposto, esame autoptico rinviato a venerdì. I carabinieri seguono una pista inedita -
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Omicidio di Riposto, esame autoptico rinviato a venerdì. I carabinieri seguono una pista inedita

Omicidio di Riposto, esame autoptico rinviato a venerdì. I carabinieri seguono una pista inedita

Si scava nella vita privata della vittima. I carabinieri del nucleo investigativo di Catania e della Compagnia di Giarre stanno passando al setaccio una serie di precise informazioni: le frequentazioni di Dario Chiappone, gli amici. Ma anche il telefonino del ragazzo.

Tutta la vicenda, intanto, assume i contorni di un giallo. La feroce dinamica del delitto – avvenuto poco dopo le 20 di lunedì – drammaticamente ricostruita dall’unica testimone oculare, con la vittima afferrata per il bavero, umiliata, fatta inginocchiare a terra e poi sgozzata, oltre a quelle 16 coltellate che gli hanno trafitto il torace e l’addome, lascia aperte altre ipotesi che gli investigatori non trascurano.

In primis un omicidio camuffato con una rapina, tragicamente finita nel sangue, dietro il quale ci potrebbero essere un regolamento di conti o una vendetta personale maturata in precisi ambienti.

dario-chiapponeAnche la pista passionale che, sulle prime, sembrava essere quella maggiormente accreditata pare sia passata in secondo piano, proprio per le atipiche modalità di quella che ha invece tutte le caratteristiche di una feroce esecuzione. Con la vittima punita davanti a quella donna, 41 anni, commerciante di Riposto che aveva chiuso la propria convivenza con l’ex socio e con la quale il 27enne giarrese si era appartato, in una zona isolata, lontana da occhi indiscreti, ma non da quelli degli assassini che hanno invece sorpreso la coppia, nella propria intimità. Magari dopo averla seguita a distanza, conoscendone le abitudini.

Per questo i carabinieri stanno scavando nella vita privata della giovane vittima, valutando altri inediti scenari che i carabinieri conoscono ma non rivelano e che punterebbero verso una precisa direzione: i debiti contratti. Dario Chiappone, 27 anni compiuti a settembre, nel recente passato, aveva lavorato come aiutante pizzaiolo assieme al fratello (un altro è invece appuntato dei carabinieri in servizio alla Compagnia di Acireale), in una pizzeria da asporto di via Manzoni a Giarre. Cessata l’attività la vittima, rimasta disoccupata, di recente aveva lavorato saltuariamente in alcuni ristoranti del Giarrese.

Tornando alle indagini strettamente legate alla dinamica del delitto, i carabinieri hanno preso possesso delle immagini di alcune telecamere private, comprese quelle di una chiesa evangelica che si trova proprio in via Salvemini, che avrebbero immortalato le fasi conclusive del feroce omicidio.

Nelle immagini in possesso dei militari, nel buio pesto del quartiere residenziale ripostese, si vedrebbero le luci rosse posteriori di una vettura scura di modello indefinito, con due ombre di persone a bordo, mentre percorre la stradina in retromarcia per poi allontanarsi rapidamente in direzione di via Mattarella.

Particolari importanti potrebbero aggiungersi dalle registrazioni di altre telecamere, quelle esterne di un negozio cinese nell’eventualità che abbiano immortalato il numero di targa della vettura in fuga, lungo un tratto di strada maggiormente illuminato.

Stamane, intanto, la prevista autopsia nell’obitorio dell’ospedale Garibaldi vecchio di Catania è saltata. L’esame autoptico sarà  eseguito venerdi mattina. Verosimilmente entro sabato i funerali del giovane nella vicina chiesa Gesù lavoratore.

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