Vigili del fuoco: Roma “dimentica” il Polo didattico di Catania. La protesta dell’Usb -
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Vigili del fuoco: Roma “dimentica” il Polo didattico di Catania. La protesta dell’Usb

Vigili del fuoco: Roma “dimentica” il Polo didattico di Catania. La protesta dell’Usb

“Con la circolare di oggi – denuncia Carmelo Barbagallo, del coordinamento per la Sicilia dei Vigili del fuoco aderenti all’Usb – a firma del ex direttore regionale  Emilio Occhiuzzi, attualmente con un incarico di non poco conto a Roma (direttore centrale per la formazione), si evince come, ancora una volta, il Polo didattico di Catania dei Vigili del Fuoco viene snobbato. Di questa tipologia di Poli ne esistono solo tre in Italia: a Dalmine, a Capannelle e uno proprio a Catania”.

Ma cosa “snobba” la circolare, tanto da fare alzare la protesta dell’Usb? “Nella circolare – spiega Barbagallo – è stilato il prospetto dei corsi che avverranno entro il 2016 e per tutto il 2017 e fin qui tutto fila liscio anzi, finalmente esiste un programma dei corsi in itinere. Ma leggendo tutta la circolare sorge un grosso dilemma: il corso per “capo reparto” per i siciliani sarà fatto in Puglia! Proprio così, a Bari dove personale con 30 anni di servizio che finalmente arriva al fatidico passaggio di ruolo, anche se scaduto di 2 anni, è costretto a fare il pendolare, mentre a Catania c’è un Polo didattico fiore all’occhiello per la Sicilia, Polo che deve subire uno sgarro proprio da colui che lo inaugurò”.

Questa vicenda del Polo didattico di Catania ridimensionato non è un caso limite. Oltre alle attrezzature obsolete, il comando dei VV.FF di Catania ha subito già lo smantellamento del Nucleo Operativo Terremoti e l’annullamento del servizio notturno del servizio sommozzatori.

Ma, non è finita: recentemente si è  svolta in Sicilia una esercitazione internazionale post-sismica ed i vigili del fuoco di Catania sono stati esclusi. Tutto questo accade nella città dell’Etna, ad alto rischio sismico.

“Noi, come Unione Sindacale di Base – Carmelo Barbagallo – vorremmo delle risposte celeri, per  il territorio, per il personale isolano”. Attendono queste risposte tutti i siciliani, e in modo particolare gli etnei.

Orazio Vasta

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