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Catania: la “Piazzetta” vandalizzata, umiliato tutto il quartiere

Catania: la “Piazzetta” vandalizzata, umiliato tutto il quartiere

La “Piazzetta”, il centro sociale all’aperto sito nel lato minore di piazza Santa Maria di Gesù, è stato pesantemente vandalizzato: “Sentiamo – dicono  i giovani della Piazzetta – necessità di narrare, comunicare e denunciare pubblicamente ciò che sta accadendo in Piazzetta in questi giorni. La Piazzetta piace a molti, ma, evidentemente, infastidisce molti altri e questo è significativo.

Nella notte qualcuno ha deciso di deturpare e sporcare la Piazzetta: in settimana l’avevamo pulita e abbellita ponendo accanto alle panchine dei vasi in plastica, da noi decorati, con della sabbia al loro interno. L’idea era, ed è, quella di avere dei posacenere/posacicche in piazza, come prosieguo delle panchine colorate, ma a qualcuno l’organizzazione (libera e autonoma) e la bellezza danno fastidio: i vasi sono scomparsi e il contenuto (sabbia, cicche, carte) gettato sulla pavimentazione. Li rimetteremo”.

Ma si è verificato anche un altro attacco, che va oltre il vandalismo. Denunciano i ragazzi: “negli ultimi giorni, la presenza di una persona ha provocato molti problemi alla Piazzetta e agli abitanti e commercianti del quartiere intero, e parliamo anche a nome di molti di loro. A Catania molti lo conoscono, e anche noi in passato, lo abbiamo conosciuto  e gira per la città portando con sé un gruppo corposo di cani. Noi siamo sempre stati amici di coloro che vengono definiti “pazzi” dai più, e per questo, quando ancora non era una persona fastidiosa, pericolosa ed aggressiva, abbiamo interagito con lui, perché crediamo che ognuno debba essere libero di essere ciò che vuole, fin quando non disturbi tutti gli altri e non rechi danni fisici e sociali”.

Ma la situazione precipita, con il giovane danese, senza fissa dimora, che odia, evidentemente, la Piazzetta. Infatti, la versione dei fatti esposti dai giovani della Piazzetta collima con la testimonianza diretta di diverse decine di persone, residenti e commercianti, a cui la presenza del giovane danese con il branco di cani è divenuta sgradita, coi cani, che, negli ultimi tre giorni, pare abbiano aggredito più di dieci passanti di ogni età.

“Dopo diversi tentativi, ai quali lui ha risposto urlando e tentando di aggredire, volevamo comunicargli, in qualunque modo, che la sua “presenza” stava provocando dei danni, sia a noi ragazze e ragazzi che vivono quotidianamente la piazza, che gli abitanti e commercianti della zona, e che dunque doveva allontanarsi. Lui, come al solito, ha iniziato ad urlare ed essere aggressivo. Noi abbiamo risposto a tono e i suoi cani hanno iniziato ad aggredire e mordere. Intanto, lui si auto-riempiva di pugni per far credere di essere stato picchiato, e dunque iniziare a recitare appena sarebbe arrivata la polizia, che a breve avrebbe notato la situazione”.

E la polizia è arrivata con ben cinque volanti. Gli agenti – secondo il racconto dei ragazzi – pare abbiano ignorato l’esistenza del danese e dei suoi cani, motivo per cui le persone della zona mandano continuamente delle segnalazioni. Perché i poliziotti avrebbero ignorato il giovane danese e i suoi cani?

”Dalla polizia – dicono i giovani – ci è stato imposto di lasciare la piazza (mentre lui rimaneva lì), pena il trasporto in Questura. Intanto, uno dei poliziotti presenti ribadiva ad alta voce che noi siamo “i facinorosi, quelli delle manifestazioni…”: una situazione paradossale che ci vede a dover affrontare il problema di una persona negativamente squilibrata, circondata e difesa da un branco di cani che sta recando dei problemi ad una piazza, ad una comunità, ad un quartiere”.

Questura e carabinieri allargano le braccia: “Contro il giovane danese non possiamo fare nulla se non ci sono esplicite denunce esposte contro di lui”. Intanto, le ragazze e i ragazzi della Piazzetta stanno ripulendo l’area vandalizzata.

Orazio Vasta

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