A.I.A.C.E.: «Giù le mani dall’Agenzia delle Entrate di Taormina-Trappitello!» -
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A.I.A.C.E.: «Giù le mani dall’Agenzia delle Entrate di Taormina-Trappitello!»

A.I.A.C.E.: «Giù le mani dall’Agenzia delle Entrate di Taormina-Trappitello!»

Con un sit-in di protesta indetto per dopodomani, venerdì 29 aprile, l’associazione dei consumatori scende in campo contro l’annunciata soppressione dell’ufficio territoriale del Ministero delle Finanze avente sede nella popolosa frazione ed a cui sino ad oggi hanno fatto riferimento i contribuenti di quindici Comuni, che adesso temono seriamente di doversi recare nella “lontana” Messina per il disbrigo delle pratiche fiscali

Nella Valle dell’Alcantara prosegue in maniera pressoché sistematica lo “spietato” smantellamento dei servizi presenti sul territorio. Dopo la chiusura del tribunale e persino del “semplice” ufficio del giudice di pace, adesso Taormina ed i numerosi Comuni attorno ad essa orbitanti dovranno rassegnarsi a fare a meno anche della frequentatissima Agenzia delle Entrate, i cui uffici hanno attualmente sede nella popolosa frazione di Trappitello (così come i prima citati uffici giudiziari, già soppressi un paio d’anni fa).

La “black list” dei cinquantatré uffici territoriali del Ministero delle Finanze che, in nome di una rigorosissima ed intransigente “spending review”, dovranno chiudere i battenti, è stata ufficializzata alla fine dello scorso anno, e nel “triste” elenco figura anche quello di Taormina-Trappitello.

Da tale impopolare operazione, lo Stato italiano conta di ottenere un risparmio pari a circa cinquanta milioni di euro, che però, a conti fatti, saranno i cittadini a dover sborsare in quanto, tanto per rimanere al territorio di cui ci occupiamo, per chi abita nel comprensorio di Taormina una cosa è raggiungere Trappitello ed un’altra la lontana Messina, che assorbirà il personale e le competenze dell’Agenzia delle Entrate taorminese una volta che questa verrà soppressa: chi, ad esempio, vive in un centro dell’alta Valle dell’Alcantara (pensiamo a Santa Domenica Vittoria o Roccella Valdemone) dovrà sicuramente fare il pieno all’automobile e perdere un’intera giornata, mentre sino ad oggi, registrare un contratto d’affitto, ottenere una rateizzazione sulle imposte da pagare o chiedere informazioni sul bollo auto sono state operazioni tutto sommato a portata di mano e di… portafoglio, visto che recarsi nella “baricentrica” Trappitello porta via al massimo mezz’ora di tempo e pochi euro di benzina.

Per scongiurare la ventilata soppressione dell’Agenzia delle Entrate di Trappitello già da tempo si è mobilitato il sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, e adesso scende in campo anche il distaccamento taorminese-naxiota dell’associazione “A.I.A.C.E.” (Associazione Italiana Assistenza Consumatore Europeo), che per dopodomani mattina, venerdì 29 aprile alle ore 11.00, ha indetto un sit-in di protesta nel piazzale antistante agli uffici trappitellesi del Ministero delle Finanze.

«Intendiamo lottare – si legge in una nota diramata al riguardo dai rappresentanti di “Aiace” – contro la soppressione sistematica degli uffici amministrativi territoriali posti al servizio dei cittadini che risiedono ed operano in zone periferiche e lontane da Messina, ove si intende trasferire la sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate. Nel nostro territorio sono già state inopinatamente soppresse alcune strutture importanti e funzionali, tra cui l’Asl, l’esattoria, il Tribunale ed il Giudice di Pace di Taormina, ed adesso tocca all’Agenzia delle Entrate. Bisogna reagire a tale operazione di smembramento di servizi amministrativi essenziali per i cittadini del comprensorio, che riportano la storia al periodo borbonico, quando tutto veniva gestito nel capoluogo provinciale, costringendo così numerosi cittadini a recarsi a Messina anche per una semplice informazione o per ritirare un documento.

«Oltre alla mobilitazione dell’opinione pubblica, chiediamo l’intervento dei sindaci del comprensorio e di tutte le forze politiche affinché si chieda alla Direzione Generale dell’Agenzia delle Entrate l’annullamento dell’iniquo provvedimento di accorpamento. La legge dei Liberi Consorzi tra i Comuni di un comprensorio ne dà la facoltà, perché uno Stato “normale” ha il dovere di non trattare il cittadino come un suddito, bensì come soggetto fruitore di diritti democratici per i quali si devono garantire libero accesso e facilità di esercizio.

«Giornalmente, da cinquanta a sessanta persone usufruiscono dei servizi degli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Taormina, per un totale annuo di oltre quattordicimila persone, con un costo per la collettività, che dovrà spostarsi su Messina, che supera settecentomila euro annui, e che per non pochi cittadini rappresenterebbe, specie nell’attuale periodo di crisi, una spesa non facilmente sostenibile.

«Lottiamo, pertanto, tutti insieme per un’esistenza migliore e dignitosa, a cominciare da venerdì 29 aprile incontrandoci tutti alle ore 11,00 nel piazzale dell’Agenzia delle Entrate di Taormina».

Rodolfo Amodeo

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