Nell’ambito dei molteplici servizi volti alla tutela dei passeggeri, l’Ufficio Polizia Frontiera Catania, quale attività di prevenzione dei reati alimentari e della frode in commercio, ha controllato anche gli esercizi commerciali ubicati presso l’Aeroporto Fontanarossa di Catania e, nella circostanza, a carico di uno di questi sono state riscontrate rilevanti irregolarità, quali nello specifico: rinvenuta un’ ingente quantità di prodotti surgelati tenuti in cattivo stato di conservazione e che, tra l’altro, così come appurato dai menù riposti sui banconi, veniva venduta come fresca.

Personale competente dell’Asp, che ha collaborato gli operatori di Polizia intervenuti, accertava anche che il cibo sottoposto a sequestro, poiché trovato in pessimo stato di conservazione, aveva più volte subito un processo di congelamento, scongelamento e ricongelamento e ciò in quanto detto esercizio congelava i prodotti in argomento in un frigo per gelati che è programmato per la congelazione di alimenti a temperature diverse.  Rinvenuta anche una partita di carne cotta e non coperta riposta in un contenitore che, vista l’inadeguatezza della conservazione, veniva acquisita dall’ASP con apposito campionamento finalizzato alla ricerca di salmonelle, listeria e cariche microbica in generale.

Al Titolare, al quale sono state irrogate significative sanzioni pecuniarie per mancanza di ordine e pulizia, venivano anche imposte numerose prescrizioni volte a ristabilire l’osservanza delle norme igienico sanitarie.

Irrogate anche diverse sanzioni poiché alcuni dipendenti sono stati trovati senza il prescritto tesserino ENAC necessario per lavorare in aerostazione.

Ultimato l’accertamento, il Gestore veniva indagato per i reati previsti dagli art. 515 c.p. (frode in commercio) e Art. 5 lett. B legge 283/62 (cattivo stato di conservazione degli alimenti).

Gli alimenti venivano sequestrati per la successiva distruzione.