A Giardini una serata per “salvare” il dialetto -
Catania
16°

A Giardini una serata per “salvare” il dialetto

A Giardini una serata per “salvare” il dialetto

Avrà luogo venerdì prossimo, 8 aprile, su iniziativa del “Fotoclub Naxos”, i cui locali sul Lungomare Tysandros ospiteranno una conferenza-conversazione dello studioso Santino Lombardo, da sempre impegnato nella ricerca e nella conservazione degli idiomi tipici popolari a rischio di estinzione

Dopo la riuscitissima conferenza-conversazione delle settimane scorse tenuta a Giarre su iniziativa dell’associazione “L’Agorà”, lo studioso Santino Lombardo (nella foto) tornerà a “parlare in dialetto” venerdì prossimo, 8 aprile, a Giardini Naxos, ospite del locale Fotoclub presso il ristorante-pizzeria “La Taverna”, sul Lungomare Tysandros al civico 108.

“Alla ricerca del siciliano perduto delle Valli dell’Alcantara e dell’Agrò” sarà il tema dell’incontro, che avrà inizio alle ore 19.30 ed al quale interverranno anche il presidente del “Fotoclub Naxos” Angelo Savoca, il giornalista professionista Rodolfo Amodeo ed il poeta Salvatore Puglia.

Santino Lombardo è un noto storico peloritano residente nel Comune di Savoca, dove è responsabile del locale Museo Etnoantropologico, ed è autore di diverse pubblicazioni.

«Recuperare il dialetto locale – sostiene Lombardo spiegando la sua particolare “mission” – non è affatto un’operazione “nostalgica” bensì un modo per riappropriarci della nostra identità, tra l’altro tutelata dall’Unesco e dalla Regione Siciliana che, di recente, ha fatto rientrare il dialetto nel cosiddetto “Registro delle Eredità Immateriali” (R.E.I.). Oggi, purtroppo, tante espressioni del nostro idioma tipico sono scomparse a causa di quella omologazione culturale che spinge a parlare unicamente la lingua italiana, sicuramente strumento indispensabile per farsi capire ovunque, ma che non deve comunque annientare il nostro passato. Nella “conversazione” di venerdì prossimo a Giardini Naxos, incentrata sulle antiche parlate popolari dei Comuni della Valle dell’Alcantara e della Val d’Agrò, mi farebbe piacere che ogni amico del pubblico riferisse qualche espressione tipica dialettale del proprio paese, magari arcaica ed ormai totalmente in disuso, che provvederemo a trascrivere in un apposito registro a futura memoria».

Potrebbero interessarti anche