Adrano, allarme sicurezza: la Commissione Regionale Antimafia partecipa al Consiglio Comunale -
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Adrano, allarme sicurezza: la Commissione Regionale Antimafia partecipa al Consiglio Comunale

Adrano, allarme sicurezza: la Commissione Regionale Antimafia partecipa al Consiglio Comunale

Consiglio comunale che si è riunito, ieri pomeriggio ad Adrano, in seduta straordinaria ed urgente, per discutere della spinosa questione sicurezza messa a repentaglio dall’inesorabile escalation di atti criminosi che negli ultimi mesi si è abbattuta come un ciclone in città.

All’ordine del giorno, quindi: il dibattito sulla carenza di sicurezza nel territorio e sulla necessità di un intervento urgente da parte di tutti gli organi preposti. A partecipare ai lavori consiliari (come già anticipato da Gazzettinonline) il presidente della Commissione Regionale Antimafia, on. Nello Musimeci; ma anche i rappresentanti delle forze dell’ordine: Giancarlo Consoli, dirigente del Commissariato di Polizia di Adrano; il capitano Lorenzo Provenzano, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Paternò; i sindaci di Adrano, Giuseppe Ferrante e Biancavilla Giuseppe Glorioso oltre a numerosi commercianti (categoria questa più colpita dalla criminalità) che hanno preso posto nella tribuna destinata al pubblico.

Nello Musumeci“Quando la Commissione Antimafia viene chiamata dal Consiglio comunale, dall’Amministrazione, risponde con la propria convinta presenza – ha dichiarato Nello Musumeci -, perché ora più che mai c’è bisogno di tenere unite le istituzioni. I sindaci oggi sono in prima linea e si sentono soli, non hanno una sufficiente e adeguata interlocuzione con gli altri. La Provincia non c’è più, la Regione appare lontana, non ci sono risorse finanziarie, cresce la disperazione tra la popolazione, c’è una domanda crescente di assistenza alla quale non si può dare una risposta e questo spiega perché 70 sindaci sono stati minacciati soltanto in Sicilia negli ultimi anni. Allora vederci ad Adrano per affrontare il tema della sicurezza individuale e collettiva dovuta non soltanto ad una presenza mafiosa, ormai consolidata nel tempo, ma anche ad una diffusa e fastidiosa microcriminalità significa mettere la politica nelle condizioni di scegliere e decidere, di determinare alcune priorità; ed è quello che stasera stiamo facendo al di là delle appartenenze. Ho trovato un Consiglio comunale molto motivato ed un’Amministrazione presente alle proprie responsabilità. Lo Stato deve rendersi conto che oggi l’unico presidio che resiste sul territorio è il Comune, il sindaco come rappresentante di tutti gli interessi, allora la sicurezza non può rimanere un tema da tavola rotonda: servono sistemi preventivi e repressivi. La battaglia la si vince solo se le associazioni di categoria, i cittadini, se tutti avvertiamo l’esigenza di fare quadrato attorno a questo problema.

Quindi maggiore videosorveglianza, maggiore presenza nelle scuole e capire se c’è evasione scolastica, non minimizzare il fatto della microcriminalità. Bisogna saper leggere tra le piaghe sociali perché il ragazzo che oggi se ne va in giro con il temperino per chiedere 10 euro, potenzialmente è il delinquente ed il criminale di domani; ed allora è un campanello di allarme che dobbiamo sapere cogliere. Rintuzzare sul nascere la microcriminalità ed al tempo stesso promuovere azioni educative, di sensibilizzazione coinvolgendo anche le famiglie. Il compito è difficile ma anche i percorsi più lunghi cominciano sempre con un piccolo passo. Mi auguro che da oggi ad Adrano con l’impegno di tutti si riesca a fare il piccolo passo”.

Alice Vaccaro

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